CRISI TIRSO: MAREGA (CGIL) «SITUAZIONE PREOCCUPANTE, NUOVA PRIORITA' » - TELEQUATTRO

/07/2024 TRIESTE – Torna prepotentemente a galla la crisi della Tirso, l’azienda tessile di Muggia che occupa quasi 180 lavoratori, in gran parte donne. Il punto nell’intervista a Massimo Marega, segretario provinciale Cgil. – Intervistati MASSIMO MAREGA (SEGRETARIO CGIL TRIESTE) (Servizio di Laura Buccarella) Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest. (TELEQUATTRO)

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TRIESTE Friulia è pronta, con la vendita delle proprie azioni, a disimpegnarsi da Tirso, azienda tessile di Muggia. Una notizia che giunge quasi in contemporanea con l’annuncio dell’avvio della cassa integrazione per tutti i 175 lavoratori a partire dal prossimo 19 agosto per un totale di 13 settimane. (Il Piccolo)

Parallelamente ci si deve mettere subito alla ricerca di soggetti che possano subentrare in un’eventuale per quanto difficile riconversione industriale. Ci si deve ritrovare al tavolo di settembre con delle proposte, con opzioni che impediscano all’azienda di arrivare alle estreme conseguenze. (Trieste News)

L’impresa è insolvente e le intese sottoscritte nel 2020 tra il gruppo Fil Man Made e Friulia, quando la Regione aprì una linea di credito da 1,5 milioni a favore di Tirso, … La società chimico-tessile Tirso, con sede a Muggia, ha accumulato debiti per 13 milioni, non è in grado di ripagare il finanziamento concesso da Friulia ed è da considerarsi sul mercato. (Il Piccolo)

Tirso:Bini e Rosolen, sì ad azione Regione condivisa con parti sociali

Pagamenti assicurati a giugno e luglio e poi cassa integrazione per 13 settimane a partire dal 19 agosto e pagata dall’Inps. I sindacati non nascondono la forte preoccupazione per la situazione dell’impresa del gruppo Fil Man Made che per fare casse ha venduto alcuni asset immobiliari, spiegano Cgil, Cisl, Uil e Confsal. (Telefriuli)

PoichÃ, tuttavia, presupposto indefettibile di questa azione - che la Regione intende continuare a portare avanti in raccordo con Confindustria Alto Adriatico e le organizzazioni sindacali - è la chiarezza in merito alla situazione attuale, alcuni punti fermi devono essere riaffermati". (ilgazzettino.it)