Inquinamento atmosferico, Italia prima in Europa per morti da biossido di azoto
Una popolazione più anziana con case sempre più in citta sarà più esposta alle conseguenze delle polveri sottili e all’inquinamento atmosferico
Questi i dati dell’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), dove dati alla mano si è comunque dimostrato che i morti per l’inquinamento atmosferico sono in diminuzione.
Solo in Italia ci sarebbero stati 32mila decessi in meno, il 65%.
L’inquinamento atmosferico ha causato in Europa 307mila morti nel 2019, in Italia sono oltre 10mila solo per il biossido di azoto: più di tutti gli altri Paesi dell’Unione. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
"Il calo dell'inquinamento - hanno scritto gli esperti - segue una tendenza a lungo termine, guidata da politiche volte a ridurre le emissioni e migliorare la qualità dell'aria". "Questi investimenti - ha aggiunto - salvano vite e aiutano anche ad accelerare i progressi verso la neutralità carbonica e una forte biodiversità" (AGI - Agenzia Italia)
Le morti premature attribuite all'esposizione al particolato fine sono diminuite dell'11%, mentre quelle attribuite all'esposizione all'ozono sono diminuite del 9% Più in generale, le morti premature attribuite all'inquinamento atmosferico sono diminuite nel 2019 rispetto al 2018. (Today.it)
E' quanto emerge dall'analisi dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) che presenta stime aggiornate su come tre inquinanti, particolato fine, biossido di azoto, ozono troposferico, hanno influito sulla salute degli europei nel 2019. (Adnkronos)
Usb ha segnalato ai responsabili di area, alcune problematiche che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori dell’Agglomerato. Nessuna risposta ricevuta da Usb che ha portato la questione all’attenzione dei responsabili di area, con l’intento di ottenere il ripristino di condizioni di normalità. (Tarantini Time)
Lo conferma con lugubre puntualità l'annuale rapporto sulla qualità dell'aria stilato dall'Agenzia europea dell'ambiente (Aea) che riporta dati e statistiche relative all'anno 2019. SCORPORANDO I DATI emerge la situazione drammatica del nostro paese, che due (Il Manifesto)
Con i parametri Oms l'Italia avrebbe 32.200 decessi in meno (-32.200) da PM2,5. Nell'Ue a 27, nel 2019 circa 307.000 persone sono morte prematuramente a causa dell'esposizione a PM2,5 , 40.400 per l'NO2 e 16.800 a causa dell'esposizione acuta all'ozono. (FirenzeToday)