Politici e giornalisti criticati dall’Anm: ecco da dove parte l’astio di certi magistrati

Con un documento emanato dall’Associazione nazionale magistrati, parte l’accusa di certa magistratura al centrodestra e al governo, accusati di aver creato un’atmosfera di sfiducia nei confronti dei giudici, con il fine di “preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità”. Riforma quale la separazione delle carriere dei giudici, che il governo intende attuare allo scopo di tutelare maggiormente i cittadini. (La Voce del Patriota)

Ne parlano anche altre testate

Roma — «Ai parlamentari democraticamente eletti spetta il compito di rappresentare il popolo italiano, non ai magistrati». Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, interviene nello scontro tra politica e giudici respingendo «le guerre di religione». (la Repubblica)

“Il presidente Mattarella si è più volte espresso sui limiti del cosiddetto protagonismo dei giudici. Inglesi e americani ci ridono dietro quando diciamo che è un attentato all’indipendenza del giudice”. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

L'Associazione nazionale magistrati (Anm) denuncia attacchi mirati ad assoggettare i giudici alla politica ma per il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, non è così: «No - dice al “Corriere della Sera” -. (Il Dubbio)

Serracchiani: “Questo governo vuole i giudici sotto controllo”

Il titolo quarto è dedicato alla magistratura. E ancora, all’articolo 104, che “la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere”. (la Repubblica)

Non esistono "giudici sgraditi" o la volontà di assoggettare i magistrati alla politica, "sono solo slogan folcloristici, nessuna toga sgradita. Parola di Carlo Nordio, ministro della Giustizia, che in un' intervista (Secolo d'Italia)

«È qu… Serracchiani, questa destra si riconosce nella separazione dei poteri su cui si fonda la Costituzione? (la Repubblica)