Scholz a Putin: «Ritira le truppe e negozia». Mosca: «Accordo solo sulle nuove realtà territoriali». Zelensky in allarme

Dopo due mesi di schermaglie fatte di mezzi annunci e smentite, alla fine la telefonata tra Vladimir Putin e Olaf Scholz c'è stata. Un colloquio probabilmente accelerato dalla vittoria di Donald Trump, con il quale il cancelliere tedesco si è sentito la scorsa settimana per poi annunciare di essere pronto a «lavorare insieme per il ritorno della pace in Europa». Ma i resoconti ufficiali descrivono uno scambio di opinioni duro («franco», nel linguaggio diplomatico usato dal Cremlino) che non sembra lasciare spazio a veri spiragli per la fine del conflitto in Ucraina in tempi brevi. (ilgazzettino.it)

Su altri media

Nel suo discorso serale il leader ucraino ha precisato che sta lavorando al piano per fare in modo che "l'Ucraina rimanga forte. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato ieri sera che la prossima settimana verrà presentato il Piano di resilienza interna dell'Ucraina, composto da 10 punti. (Sky Tg24 )

– Condanna della guerra in Ucraina, ritiro delle truppe e avvio dei negoziati con Kiev. Lo ha riferito in una nota il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, secondo cui il cancelliere "ha condannato la guerra di aggressione russa all'Ucraina" e ha esortato il presidente russo "a mettere fine al conflitto e a ritirare le truppe". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin hanno convenuto di "mantenere le comunicazioni" dopo la telefonata di oggi, secondo quanto ha detto all'agenzia russa Tass una fonte del governo tedesco. (Tiscali Notizie)

Mantovano, 'sul progetto Albania non recediamo'

Zelensky "Chiamata Scholz-Putin è il vaso di Pandora" 15 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

"I discorsi danno solo a Putin la speranza di alleviare il suo isolamento internazionale", ha precisato il ministero degli Esteri ucraino, aggiungendo: "Ciò che serve sono azioni concrete e forti che lo costringano alla pace, non persuasione e tentativi di appeasement che Putin interpreta come un segno di debolezza e li usa a suo vantaggio". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

sottosegretario alla presidenza del Consiglio, intervenendo da "Nessuna intenzione di (Tuttosport)