Margaret Spada, ipotesi dose eccessiva anestetico e farmaci vaso costrittori

Margaret Spada, ipotesi dose eccessiva anestetico e farmaci vaso costrittori 17 novembre 2024 Tra le ipotesi prese in considerazione dall'equipe medico legale nominata dalla Procura di Roma che venerdì scorso ha effettuato l'autopsia sul corpo di Margaret Spada, ci sarebbe quella di una dose eccessiva di anestetico e di un farmaco vaso costrittore che avrebbe dovuto contenere il sanguinamento. La 22enne, originaria di Lentini in provincia di Siracusa, è morta il 7 novembre tre giorni dopo la somministrazione di una dose di anestetico locale che gli era stata praticata prima di sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica al naso, in un ambulatorio non autorizzato a praticare operazioni, in via Cesare Pavese nel quartiere romano dell'Eur. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre fonti

Un arresto cardiocircolatorio ha spezzato la vita di Margaret Spada, una ragazza di 22 anni originaria di Lentini, Siracusa, tre giorni dopo un intervento di rinoplastica eseguito in un ambulatorio romano. (Today.it)

Si tratta di un altro tassello nell'indagine sulla morte della giovane, venuto alla luce dopo la questione dell'autocertificazione presentata alla Asl e al Comune di Roma dal titolare sul fatto che lì si sarebbero svolte «solo visite pre operatorie e controlli post intervento». (leggo.it)

Si muore per avere un naso più piccolo, un seno più grande, le cosce più sottili. A vent’anni come a cinquanta, basta scorrere le cronache: in qualche caso diventano titoli da prima pagina, (se per esempio la ragazza è molto giovane e già bellissima da prima, dunque adatta alla foto di copertina. (la Repubblica)

Morte Margaret Spada, nell'ambulatorio assenti ossigeno, defibrillatore e farmaci di emergenza, i medici nel 2009: "Qui solo visite"

Poi con il passare delle ore ho sentito un coinvolgimento emotivo forte e ho pianto. – “Potevo morire io al suo posto”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

. (Tuttosport)

E ancora di più i metodi utilizzati dai Procopio nel loro ambulatori di Roma, all'Eur. Oltre a non esser state trovate né la cartella clinica né il consenso informato, all'interno mancavano ossigeno, defibrillatore e farmaci di emergenza. (Il Giornale d'Italia)