Ottavia salva dopo 80 ore tra sollievo e polemiche

È riemersa dall'Abisso di Bueno Fonteno a pezzi, ferita al corpo e al volto, e anche con l'animo spezzato. Ma quando ha incrociato gli occhi del suo compagno, nel cuore della notte tra martedì e mercoledì, Ottavia ha capito che l'inferno era alle spalle. «Ci siamo rassicurati a vicenda e siamo scoppiati in lacrime», rivela il fidanzato quando la 32enne bresciana è ormai al sicuro nel reparto di ortopedia dell'ospedale Giovanni XXIII di Bergamo (il Giornale)

La notizia riportata su altri giornali

Il resto del salvataggio viene pianificato in base alle condizioni della persona ferita e alla valutazione medica. Si tiene conto delle condizioni del luogo, ma se un ingresso è attraversabile solo verticalmente, il medico deve valutare se è fattibile. (rsi.ch)

Liguria. C'erano anche dieci speleologi liguri tra quelli che, avvicendati in diversi turni, hanno partecipato alla missione di salvataggio di Ottavia Piana, bloccata per 80 ore dopo una caduta che le ha provocato diverse fratture nell'Abisso Bueno Fonteno in provincia di Bergamo (IVG.it)

Lei, il suo coraggio, la sua professionalità e la sua determinazione hanno aiutato Ottavia Piana a uscire dall’Abisso (di nome e di fatto), il sistema di grotte sulla costa bergamasca del Lago d’Iseo, dove la speleologa 32enne era rimasta infortunata (e quindi bloccata) sabato scorso, durante un sopralluogo. (LA NAZIONE)

A cura di Ilaria Quattrone 21 (Fanpage.it)

"Il rischio zero non esiste, possono succedere incidenti in ogni attività". Un'operazione che ha coinvolto 159 tecnici, costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri. (il Dolomiti)

Ha subito cambiato umore, prima si era un po’ demoralizzata». È stata accanto a Ottavia Piana nelle ultime ore, fino all’uscita della grotta. (Corriere della Sera)