“Una persona famosa e di alto profilo è stata registrata, senza saperlo, da Puff Daddy mentre abusava di una ragazza”: lo rivela l’avvocato Ariel Mitchell-Kidd
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Spunta un’altra presunta vittima di molestie e violenze sessuali nella rete di Puff Daddy. Stavolta a puntare il dito contro il produttore incarcerato, già per altre vicende analoghe a suo carico, è l’avvocatessa Ariel Mitchell-Kidd che a NewsNation. Il legale ha detto di rappresentare una vittima, immortalata in una delle videocassette fatte circolare nei circuiti porno, in cui la vittima è stata registrata senza saperlo assieme ad altre persone e tra queste anche un personaggio famoso “di alto profilo”. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri media
Tony Buzbee, un avvocato del Texas, ha annunciato oggi che 120 altre persone lo hanno incaricato di rappresentarlo in una nuova azione legale contro l'impresario. (Corriere del Ticino)
L’arresto e l’accusa formale di Puff Daddy hanno scosso profondamente il mondo della musica e dello spettacolo negli Stati Uniti, alimentando numerose speculazioni online riguardo la partecipazione di celebrità ai celebri ‘White Party’ e ‘Freak Off’ organizzati dal rapper e produttore, ora al centro di gravi accuse di traffico sessuale. (Radio Radio)
Diddy, le accuse di stupro, i "white party" e il rapporto con Justin Bieber: cosa sappiamo sul caso che ha sconvolto gli Usa Ma cosa c'è di vero? Per ora abbiamo dei capi d'accusa, molto gravi, nei confronti di Diddy: associazione a delinquere, favoreggiamento alla prostituzione, traffico sessuale, estorsione, abusi. (ilmessaggero.it)
Aumentano a valanga le accuse di abusi sessuali contro Sean Combs, il mogul dell'hip hop rinviato a giudizio a New York per aver costretto una decina di ex collaboratori a fare atti di sesso non voluto con lui o in sua presenza. (blue News | Svizzera italiana)
Si dichiara innocente, ma è guardato a vista in regime di detenzione speciale, anche se i suoi avvocati sostengono che non ci sia pericolo di suicidio. Arrestato in un albergo di New York, è stato poi trasportato nel Metropolitan Detention Center di Brooklyn, una prigione federale, trattenuto senza cauzione. (La Stampa)