Antonio Catricalà morto suicida. La Procura apre un'indagine
cronaca. Ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio ed ex garante dell'Antitrust è stato trovato morto nella sua abitazione a Roma: si è tolto la vita con un revolver calibro 38.
Nei giorni scorsi era stato nominato presidente dell'Igi
La notizia riportata su altri giornali
“Apprendiamo con dolore e con sgomento la notizia della morte dell’ex presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà”. La tragedia. Un colpo di pistola alla testa, il corpo riverso sul balcone, la moglie disperata che chiama i soccorsi. (LaC news24)
Ma quel vuoto in realtà è solo apparente. Nelle cronache si sono attribuite a Catricalà appartenenze all’area di centrodestra, ma in realtà di sé egli ha sempre rivendicato la neutralità del tecnico. (L'HuffPost)
“Non è vero che con la cultura non si mangia; anzi, per noi calabresi la cultura sarà il cibo del futuro”: voglio ricordare, in particolare, questo passaggio del suo intervento che rappresenta un monito di cui fare tesoro nel difficile percorso di ripartenza” Giovani, trasporti, cultura, turismo: queste la parole chiave al centro del suo intervento in cui emergeva tutta la semplicità e la lucidità, propria dei più grandi, come nel caso di una figura, la sua, che ha ricoperto ruoli di altissima responsabilità e prestigio al Governo del Paese. (CatanzaroInforma)
Attualmente era presidente di Aeroporti di Roma e da pochi giorni nominato alla presidenza dell’Igi, l’Istituto Grandi Infrastrutture. Il 18 novembre 2010 era stato designato Presidente dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato pochi giorni dopo. (QuiFinanza)
Catricalà collaborò con la Banca d’Italia nella fase di passaggio delle competenze da Banca d’Italia all’Antitrust, ricorda Calabrò, « costituendo a gennaio 2006 la direzione Credito di Concorrenza e avviando lo stesso giorno la prima indagine conoscitiva sui costi reali dei conti correnti bancari». (Corriere della Sera)
Quanto alla sue precedente esperienza di governo, Catricalà era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel 2011-2013 nel governo Monti e viceministro allo Sviluppo economico nel 2013-2014 nel governo Letta. (Il Messaggero)