Lampi di civiltà
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Filippo Turetta, reo confesso dell’assassinio di Giulia Cecchettin, ieri non si è presentato alla prima udienza del dibattimento. La decisione, ha detto l’avvocato, gli è stata suggerita dal clamore mediatico che, si intuisce, avrebbe pregiudicato un corretto andamento del processo. Troppo spesso ci si dimentica che la giustizia non spetta soltanto alle vittime (o alla loro memoria, come in questo caso), ai parenti e alla società intera, ma spetta anche agli imputati. (La Stampa)
Ne parlano anche altri giornali
Processo Cecchettin, procuratore Chierchi: "Assenza Turetta? Se fosse per la pressione mediatica sarebbe grave" 23 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
"Bisogna capire con questa Corte quale sarà la pena giusta", sottolinea l'avvocato Stefano Tigali (LAPRESSE)
Filippo Turetta è pronto a farsi interrogarsi e a rispondere a tutte le domande, "anche per onorare la memoria" di Giulia Cecchettin. (TuttOggi)
Atteso da una folla di telecamere e cronisti (lasciati tutti fuori dall’aula, tranne venti giornalisti accreditati ed altrettanti posti per il pubblico) è iniziato alle 9.30 di lunedì 23 settembre il processo per il femminicidio della 22enne ingegnera con la passione della grafica per bambini. (Necrologie)
Nessun testimone da ascoltare. VENEZIA . (La Stampa)
La richiesta è stata avanzata direttamente dall’imputato e presentata all’ufficio matricola: «Voglio essere interrogato», scrive Filippo Turetta alla Corte d’Assise di Venezia. Turetta sarà in aula il 25 e il 28 ottobre, davanti al collegio presieduto da Stefano Manduzio dovrà ricostruire ciò che ha confessato di avere commesso l’11 novembre 2023. (ilmessaggero.it)