Gli indici USA virano in rialzo
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I principali indici azionari statunitensi registrano variazioni frazionali. Alle ore 19.20 il Dow Jones perdeva lo 0,17% a 41.928 punti, mentre l’S&P500 era in progresso dello 0,13% a 5.619 punti. Performance migliore per il Nasdaq (+0,55% a 17.395 punti). In forte rialzo Tesla (+5,73% a 274,27 dollari). (SoldiOnline)
Ne parlano anche altri giornali
I dazi imposti da Donald Trump sulle importazioni da tutto il mondo ci danno una misura dei costi economici del populismo una volta giunto al potere. È una ideologia di basso spessore che può obnubilare la mente dei suoi capi carismatici. (la Repubblica)
Wall Street è in forte calo. . (Tiscali Notizie)
"Le prospettive per l'export e l'impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione". (Tiscali Notizie)
Reciproche di nome, non di fatto. «Un calcolo senza senso», dice Fabrizio Pagani, partner dello studio Vitale e ex capo della segreteria del ministro delle Finanze. (la Repubblica)
Alle 17 ora italiana il Dow Jones faceva registrare -3,71%, il Nasdaq Composite -5,62%. Ancora, per il petrolio Wti al Nymex -7,74%. Tra i titoli più in difficoltà, quelli tech e di abbigliamento: Nike cede il 13%, Amazon e Apple l'8,8%, Nvidia il 7%, Salesforce il 6%, Garmin il 16%, Dell il 15,5%, Skechers il 18,6%. (L'Unione Sarda.it)
“Un colpo per l’economia globale“. Parte da qui l’analisi più economica di Ursula von der Leyen delle conseguenze dei dazi imposti al mondo da Donald Trump. La presidente della Commissione Ue è convinta che “l’incertezza si diffonderà a macchia d’olio e scatenerà un ulteriore protezionismo. (Il Fatto Quotidiano)