Lavoro, crescita retribuzioni superiore a quella dell’inflazione
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Nel terzo trimestre del 2024, la crescita delle retribuzioni contrattuali è risultata superiore a quella dei prezzi al consumo di poco più di due punti percentuali, proseguendo il graduale recupero del potere d’acquisto. È quanto emerge dal report dell’Istat sui contratti collettivi e retribuzioni contrattuali nel terzo trimestre 2024. Alla fine di settembre, i 46 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,5% dei dipendenti, circa 6,2 milioni, e corrispondono al 45,8 per cento del monte retributivo complessivo. (business24tv.it)
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Lo indica l'Istat, aggiungendo che il tempo medio di attesa di rinnovo è pari a 18,3 mesi (era 32,2 a settembre 2023) per i lavoratori con contratto scaduto e a 9,6 mesi per il totale dei dipendenti (era 17,0 a settembre 2023). (La Provincia Pavese)
La crescita delle retribuzioni contrattuali nel 3° trimestre è risultata superiore a quella dei prezzi al consumo di poco più di due punti percentuali, favorendo il graduale recupero del potere d’acquisto. (LA STAMPA Finanza)
Alla fine di settembre, sempre secondo quanto riferisce l’Istituto, i 46 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 47,5% dei dipendenti – circa 6,2 milioni – e corrispondono al 45,8% del monte retributivo complessivo. (7GrammiLavoro)
Economia Istat, a settembre retribuzioni a +3,7%, superato il tasso di inflazione (VeneziePost)
Nel corso del terzo trimestre 2024 sono stati recepiti 8 contratti: calzature, trasporti marittimi, alberghi, Rai, scuola privata laica, scuola privata religiosa, ceramiche, poste. (Agenpress)
Nel terzo trimestre del 2024 la crescita delle retribuzioni è risultata maggiore rispetto alla crescita dei prezzi: le politiche del governo Meloni stanno dando i loro frutti (Giovanni Donzelli)