Diciottenne ucciso a Napoli, fermato il cugino 19enne che avrebbe esploso il colpo «per errore»
È stato emesso nella tarda serata di ieri dalla Procura, e notificato dalla Squadra Mobile di Napoli, il fermo nei confronti del 19enne Renato Caiafa, il giovane che la notte tra venerdì e sabato scorsi maneggiando una pistola ha ucciso il cugino 18enne Arcangelo Correra, poi deceduto nell'ospedale Vecchio Pellegrino della città. Al giovane, che si è recato spontaneamente in Questura per spiegare al pm Capasso e agli investigatori della Polizia di Stato la dinamica dell'accaduto, vengono contestati il porto e la ricettazione dell'arma illegale, che è stata sequestrata. (LaC news24)
Ne parlano anche altre fonti
Arcangelo Correra, il 18enne napoletano ucciso da un colpo d’arma da fuoco all’alba di sabato, era diventato maggiorenne da poco. Aveva festeggiato il suo compleanno con gli amici di sempre qualche settimana fa, il 25 ottobre e, probabilmente, tra le sue amicizie più strette c’erano anche i ragazzi che gli erano a fianco quando ha perso la vita, centrato alla fronte da un proiettile. (ilmattino.it)
Sequestrata la pistola da cui è partito il colpo che ha ferito mortalmente il 18enne (LAPRESSE)
Caiafa è in stato di fermo per i reati di porto e ricettazione di arma clandestina, mentre è stato denunciato per omicidio colposo. Il 19enne, amico e cugino di Arcangelo Correra, si trova in carcere e i provvedimenti a suo carico dovranno essere confermati dal giudice. (Virgilio Notizie)
E' stato fermato nella serata di ieri Renato Benedetto Caiafa, il 19enne gravemente indiziato dei reati di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione in relazione alla morte del cugino, il.. (Virgilio)
Una tragedia assurda, nel cuore del centro storico di Napoli, dai contorni ancora poco chiari: sarebbe il fatale epilogo di un "test" avviato per valutare la funzionalità di una pistola. Il fragore sordo di un colpo di pistola squarcia le baluginanti luci dell’alba, e strappa la vita ad Arcangelo Correra, incensurato di 18 anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Si è presentato lui stesso alla polizia accompagnato dalla zia. Ha raccontato «della disgrazia». La disgrazia che cercava di ricostruire è l’uccisione del cugino Arcangelo Correa, 18 anni. (Zoom24.it)