La Kallas e il giornalismo libero. Solo per la Sala, però...
Se qualcuno volesse farsi un'idea del perché, dal punto di vista politico, l'Unione Europea nel mondo non conta una fava, vada a rileggersi le dichiarazioni che Kaja Kallas, nuovo Alto Commissario Ue alla politica estera e di difesa ha rilasciato nei giorni scorsi a proposito della detenzione in Iran di Cecilia Sala, la blogger italiana pretestuosamente arrestata per una misteriosa (Inside Over)
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Come se fosse una novità che i diritti non valgono nulla da noi quando vai contro il potere, mentre anche a Roma si spartiscono attentamente tra amici e non amici. Il caso si consuma al margine di un conflitto internazionale tra gli Stati Uniti e il nostro paese che impone una soluzione politica», dice amareggiato Amir, uno dei rari giornalisti iraniani che stanno seguendo il caso di Cecilia Sala in Iran. (il manifesto)
Metto subito in chiaro come penso vada risolto il caso di Cecilia Sala. (il Giornale)
Chi pensa che la detenzione di Cecilia Sala – e sono in molti purtroppo – sia da ricondurre alla sua superficialità, si sbaglia. E ancora: “Se l’è andata a cercare, era meglio se stava a casa”. (Luce)
«La giornalista italiana è stata arrestata per "violazione delle leggi della Repubblica Islamica (dell'Iran)", come ha affermato in un comunicato il dipartimento dei media esteri del ministero della Cultura e dell'Orientamento Islamico», ha aggiunto Baghaei. (ilmattino.it)
Si è conclusa dopo due ore e mezza l'audizione al Copasir dell'Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica Alfredo Mantovano, convocata per aggiornare l'organismo parlamentare sul caso Cecilia Sala, la giornalista detenuta in Iran dallo scorso 19 dicembre. (Tiscali Notizie)
Il caso della giornalista Cecillia Sala, arrestata il 19 dicembre a Teheran, è oggetto di un'inchiesta: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei. (LaC news24)