Presunta corruzione in Liguria, Paolo Signori resta in carcere, respinta scarcerazione

Il Tribunale del Riesame ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell'autorità portuale di Genova e Savona ed ex Ad di... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La notizia riportata su altre testate

Il tribunale del Riesame ha rigettato l'istanza presentata dagli avvocati perché le soluzioni individuate per i domiciliari - un'abitazione a Genova messa a disposizione da una parente oppure ad Aosta dal fratello - non sono apparse ai giudici sufficientemente tranquillizzanti circa il rischio di inquinamento probatorio. (Corriere della Sera)

Così, Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente dell’Autorità Portuale che aveva uno stipendio annuo di 200mila euro e viveva i weekend negli hotel di lusso di Montecarlo pagati da Al… (La Repubblica)

Paolo Emilio Signorini, l’ex presidente del porto di Genova e amministratore delegato già licenziato dalla società di servizi Iren, potrebbe presto lasciare il carcere di Marassi dove è detenuto dal 7 maggio. (Il Dubbio)

Inchiesta di Genova: "Rischio inquinamento prove". Signorini resta in carcere

Ora i suoi avvocati, Enrico e Mario Scopesi, dovranno trovare una soluzione abitativa idonea e che non preveda contatti con estranei al nucleo familiare. (GenovaQuotidiana)

E' una decisione agrodolce quella del tribunale del Riesame presa in seguito all'istanza di scarcerazione dell'ex presidente del porto di Genova ed ex amministratore delegato di Iren Paolo Signorini. (Primocanale)

Paolo Emilio Signorini resta in carcere. A oramai due mesi dagli arresti a seguito dell'inchiesta della procura di Genova che ha riguardato anche Giovanni Toti (per quest'ultimo erano stati disposti i domiciliari), per l'ex presidente dell'Autorità Portuale la soluzione di trasferirlo in un ambiente domestico non sembra idonea, a garantire che - in una casa del capoluogo ligure - non ci sia pericolo di inquinamento probatorio. (il Giornale)