Sostenitori di Hezbollah sparano in aria con il cessate il fuoco

Sostenitori di Hezbollah sparano in aria con il cessate il fuoco Beirut, 27 nov. Sostenitori di Hezbollah hanno sparato colpi in aria nel quartiere di Haret Hreik, nella periferia meridionale di Beirut, dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco in Libano che pone almeno temporaneamente fine alle ostilità tra il gruppo armato libanese e Israele dopo oltre un anno di guerra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nella sostanza il testo è molto simile a quello concordato al G7 dei ministri della Difesa che si è svolto il 19 ottobre a Napoli presieduto dal ministro Guido Crosetto. A fare da garanti gli Stati Uniti e la Francia. (Corriere della Sera)

“A quel che resta di Hezbollah non sarà consentito di minacciare di nuovo la sicurezza di Israele” ha aggiunto il leader americano. Parlando alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha confermato il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. (LAPRESSE)

Le famiglie libanesi evacuate dalle aree colpite dall'Idf (o invase via terra dalle forze israeliane) sono rientrate nelle rispettive città, festeggiando l'accordo tra Beirut e Tel Aviv e sventolando le bandiere di Hezbollah (Sky Tg24 )

La guerra sospesa, ora servono buone idee

Non l’ignobile Tribunale penale internazionale, ma i libri di storia renderanno giustizia a Benjamin Netanyahu, un primo ministro che, nel momento più grave per Israele dal dopoguerra, ha sfoderato coraggio e leadership, qualità che servono quando guidi il tuo Paese in una sfida esistenziale. (Liberoquotidiano.it)

Qualche settimana fa, Amos J. Ma al momento di pagare, il commesso non ha voluto soldi. (Corriere della Sera)

Prima che ieri venisse proclamata la tanto sospirata tregua tra Israele e Hezbollah (il Libano ci ha solo messo i morti, quasi 4mila, non certo la volontà di combattere), i caccia dello Stato ebraico hanno compiuto almeno dieci bombardamenti su Beirut, secondo la strategia vista già a Gaza, che mira a ottenere dal controllo totale dei cieli l’effetto di intimidazione e terrore che non viene raggiunto via terra. (L'Eco di Bergamo)