Santalucia contro se stesso (e la logica)

La prima contraddizione è in questo stesso commento, che appunto si avvilisce nel commentare le burocratiche ovvietà del presidente di un singolarissimo sindacato unico (questa sì una cosa da Ventennio) il quale ha detto che la Presidente del consiglio «non è pericolosa», e noi a tirare un sospiro di sollievo perché temevano che invece fosse pericolosa (socialmente) e magari che ci fosse pericolo di fuga, che potesse inquinare le prove, che potesse sparare in giro e attentare alle vecchiette. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

Non si torna più indietro. L’appello esplicito a sabotare e togliersi dai piedi il Governo di centrodestra, circolato via mail tra alcuni esponenti della corrente di sinistra della magistratura, è una sveglia per i tiepidi e i pavidi. (ROMA on line)

Continua lo scontro tra governo e magistratura. L’opposizione delle toghe al piano Albania ha scatenato un vivace botta e risposta, ma non solo. (Nicola Porro)

Egregio direttore, dopo l'uscita su una mail tra esponenti di Magistratura democratica da parte di Marco Patarnello sostituto procuratore generale in Cassazione, con frasi nei confronti del Capo del governo che ritengo molto inquietanti e indifendibili; si è scatenata nei social e in particolare nei salotti televisivi la solita diatriba tra "invitati di destra e di sinistra". (ilgazzettino.it)

I giudici sapevano i tempi di trasferimento dei migranti in Albania: hanno aspettato che ciò avvenisse per emettere la sentenza. Caro Avvenire, non faccio parte dei soliti che vi scrivono “a favore”, quindi anche questa volta la mia lettera non verrà pubblicata. (Avvenire)

Scritto da Carmelo Burgio Visite: 669 (La Gazzetta di Lucca)

Da Palermo a Tirana arrivano censure all'operato dell'esecutivo con decisioni dell'autorità giudiziaria, che alimentano la polemica politica fino a farla apparire un teatrino. Da un lato ci sono i Magistrati, convinti di dover far rispettare la legge, anche interpretandola; dall'altra Matteo Salvini e Giorgia Meloni coinvolti personalmente della legittimità del reciproco operato. (Italia Oggi)