Mamma lega, picchia e lascia senza cibo il figlio disabile: il 20enne pesava 30 kg, costretto a mangiare i rifiuti dei vicini

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Aveva legato il figlio al letto e lo aveva picchiato, lo aveva privato del cibo al punto da costringerlo ad andare a rovistare nei rifiuti della casa dei vicini. Il tutto è stato compiuto da una madre con la complicità del compagno, ora entrambi condannati a Torino a una pena di 5 anni e 4 mesi, chiesti e ottenuti dal procuratore aggiunto Cesare Parodi nella giornata di ieri, giovedì 27 giugno. «Da quattro anni e mezzo mi occupo di tutela delle fasce deboli, in rari casi ho visto un quadro così drammatico: sarebbe stata questione di ore, non di giorni, e questo ragazzino sarebbe morto. (leggo.it)

Ne parlano anche altre testate

Ha lasciato solo il figlio disabile di vent’anni, obbligandolo a rovistare tra i rifiuti dei vicini per sopravvivere. I fatti risalgono all’agosto del 2021: il giovane era stato ritrovato pieno di lividi sul corpo e con dei piccoli vermi che gli uscivano da un orecchio. (Il Fatto Quotidiano)

Difficile pensare di riuscire a salvarlo, eppure dopo due mesi di cure il ragazzo è stato dimesso e affidato a una comunità alloggio. (Quotidiano Piemontese)

"Ho visto immagini del genere solo nei campi di concentramento" ha dichiarato il Procuratore di Torino durante il processo alla madre del ventenne, condannata a cinque anni e quattro mesi di reclusione insieme al suo compagno per maltrattamenti. (Fanpage.it)

Giovane costretto a rovistare tra i rifiuti, maltrattato e con i vermi alle orecchie: condannata a 5 anni la madre

È stata una requisitoria breve ma durissima quella del procuratore aggiunto Cesare Parodi che ieri ha c… Era ridotto così pelle e ossa che io ho visto immagini del genere solo nei campi di concentramento». (La Repubblica)

Un figlio disabile costretto a frugare nella spazzatura dei vicini per un po' di cibo, la madre che si difende puntando il dito contro l'ex compagno. Il ricovero Il ventenne era stato ricoverato in ospedale ad agosto 2021, in condizioni che in un primo momento erano parse disperate: rachitico, denutrito, con ecchimosi su tutto il corpo e una grave infezione a un orecchio, causata da precarie condizioni igieniche. (La Stampa)

«Un caso drammatico: sarebbe stata questione di ore, non di giorni, e questo ragazzino sarebbe morto», ha detto il procuratore aggiunto Cesare Parodi. Anni e 4 mesi in abbreviato. (Open)