Siria. Risorse di guerra elettronica turche e il ruolo chiave nell’offensiva jihadista
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Giuseppe Gagliano – L’offensiva dei ribelli siriani che ha portato alla caduta di Damasco e alla fuga di Bashar al-Assad verso Mosca non è stata soltanto il risultato delle avanzate terrestri sul campo. Un ruolo cruciale è stato giocato dalla guerra elettronica turca, la cui tecnologia ha permesso di neutralizzare le telecomunicazioni militari del regime e di disorientare le forze fedeli all’ex presidente. (Notizie Geopolitiche)
Su altri giornali
Aveva sospeso le operazioni nel 2012 a causa dell'aggravarsi delle condizioni di sicurezza durante la guerra civile siriana (LAPRESSE)
Ma dietro la figura ancora misteriosa del leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, emerge quella del vero arbitro e facilitatore in silenzio del rovesciamento del regime di Assad: il leader turco, Recep Tayyp Erdogan. (ilmessaggero.it)
Secondo alcune fonti l’esercito di Ankara starebbe già bombardando le aree adiacenti alla città nei pressi di un fronte, quello tra curdi siriani e Turchia che non si è mai chiuso. La linea del fronte si attesterebbe al momento sulla linea della diga di Tishrin, localizzata a 90 kilometri a est di Aleppo lungo il fiume Eufrate. (Il Giornale d'Italia)
Chi ha vinto e chi ha perso in Siria All’inizio della rivolta del 2011, la Turchia era il modello degli insorti: un Paese musulmano, democratico e in rapido sviluppo economico. Il presidente Recep Tayyip Erdoğan si sarebbe accontentato di quel ruolo e, d’altra parte, quella carta si stava svalutando in seguito alle trattative con i curdi di casa propria per una soluzione politica del conflitto. (Start Magazine)
Mario Hermoso, difensore spagnolo arrivato alla Roma durante il mercato estivo, non ha convinto pienamente. Dopo essere rimasto svincolato, Hermoso aveva firmato con i giallorossi un contratto fino al 2027, ma la sua avventura nella capitale potrebbe concludersi prima del previsto. (Europa Calcio)
Parla Valeria Giannotta, direttrice scientifica dell’Osservatorio Turchia del Cespi che avanza ipotesi interessanti sulla Siria del dopo Assad e sul ruolo crescente di Erdogan ma non solo (FIRSTonline)