Infrastruttura indispensabile per il futuro del paese
Opportunità o frenesia retrograda? Il dibattito sull’Intelligenza Artificiale (IA) tiene banco in Italia: dalla caffetteria alla cena tra amici, dalle chat di gruppo ai talk show in televisione. Sembrerebbe un segnale positivo, una promessa di progresso e consapevolezza per una tecnologia chiave del futuro. Ma la verità, scomoda e persistente, è che il discorso pubblico si avviluppa in una narrativa dominata dalla paura e dal sospetto, rallentando una vera rivoluzione digitale che potrebbe trasformare il Bel Paese (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Oggi ci si può preparare a un colloquio di lavoro simulando un'intervista in una call. Dall'altra parte non c'è una persona, ma un bot conversazionale guidato dall'AI che guiderà l'intervista attraverso domande mirate allo specifico ruolo a cui ci si vuole candidare. (WIRED Italia)
Come valorizzarle nell’era in cui l’intelligenza artificiale sta impattando in modo cosi profondo sul mondo del lavoro? È forse questa la vera sfida per le aziende che, con l’implementazione dell’AI, stanno già vivendo un processo di profonda trasformazione. (Corriere della Sera)
«Abbiamo pensato di elaborare un disegno di legge e abbiamo investito 1 miliardo di fondi pubblici per lo sviluppo e l’assistenza alle start up e per l’individuazione di un campione nazionale. È chiaro che non basta, anche se in questo modo l’Italia è stabilmente sul podio europeo per quanto riguarda i finanziamenti pubblici. (Il Sole 24 ORE)
Dalla gestione delle risorse umane alle attività di customer service passando per la linee di produzione, tutte le funzioni e le operation aziendali saranno impattate dal lavoro degli algoritmi e da capacità di analisi dei dati sempre più potenziate. (Il Sole 24 ORE)
Soluzioni di intelligenza artificiale open source per le PMI che lavorano nel Made in Italy. Con questo obiettivo “crescerAI”, il bando promosso da Impresa sociale Fondo per la Repubblica Digitale e sostenuto da Google. (StartupItalia)
Un dato rilevante riguarda l'adozione dell'intelligenza artificiale: il 62,4% dei professionisti non organizzati utilizza strumenti di IA generativa, come chatbot, software di traduzione e assistenti virtuali. (OssolaNews.it)