Lissner addio a Napoli: «Il San Carlo è sano, ma ha bisogno di unità»

Lissner addio a Napoli: «Il San Carlo è sano, ma ha bisogno di unità»

«La politica non può interferire con la nostra missione, il teatro deve essere affidato a persone competenti non a chi ha la tessera di partito, bisogna resistere e io ho resistito». È un addio polemico quello di Stéphane Lissner che dal 31 marzo lascia il San Carlo al termine del suo mandato. Il manager francese aveva assunto l’incarico di sovrintendente (e direttore artistico) l’1 aprile 2020 in piena crisi pandemica con il teatro chiuso per Covid. (ilmattino.it)

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Lirica: Lissner, 'San Carlo in salute. (Virgilio)

Il Consiglio di Indirizzo ha approvato all'unanimità dei componenti il bilancio consuntivo della Fondazione Teatro di San Carlo relativo all'anno 2024. (napoli.corriere.it)

Stephane Lissner lascia il San Carlo "con profonda gratitudine", certo di aver gettato le premesse per la sua "stabilita', la cosa piu' importante". NAPOLI. (ROMA on line)

San Carlo, l’addio di Lissner: “Sul teatro troppe ingerenze da una politica retrograda”
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Lo ha stabilito l’ultimo consiglio di indirizzo del teatro, che oggi si riunirà nuovamente per approvare il bilancio preventivo. Tzempetonidis naturalmente affiancherà il direttore generale del teatro Emmanuela Spedaliere, ormai vera e propria istituzione del lirico napoletano. (napoli.corriere.it)

«La politica non può interferire con la nostra missione, il teatro deve essere affidato a persone competenti non a chi ha la tessera di partito». Il manager francese aveva assunto l'incarico di sovrintendente e direttore artistico il primo aprile del 2020 in piena crisi pandemica con il teatro chiuso per Covid. (ilmattino.it)

«Le ingerenze della politica nella vita del teatro sono troppe - a… Stéphane Lissner saluta il San Carlo al termine del suo mandato di sovrintendente, ringrazia tutto il personale e le professionalità che hanno accompagnato il suo lavoro in questi 5 anni, contribuendo a consolidare il prestigio artistico del Lirico, ma non può fare a meno di bacchettare politica e istituzioni. (La Repubblica)