Panetta "Colmare gap Sud con politiche sviluppo adeguate, no assistenza"

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Tiscali Notizie ECONOMIA

"Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 la regione ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita del 3,7% e una riduzione significativa della disoccupazione". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Panetta si è detto favorevole ad una proroga della scadenza dei termini del Pnrr: «Qualora a causa dell'ingente ammontare degli investimenti insorgesse un conflitto tra i due obiettivi, efficacia e rapidità, sarebbe preferibile salvaguardare il primo e – sostiene il Governatore – valutare la possibilità di concordare, per queste ragioni, un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti». (ilmattino.it)

Lo fa con un passaggio a braccio, in aggiunta al testo dell’intervento sull’economia del Mez… (la Repubblica)

C'è bisogno di un ciclo lungo perché lunghissimo è stato quello in cui gli investimenti per un terzo della popolazione del Paese sono pressoché spariti e i diritti di cittadinanza negati. Ogni errore, piccolo o grande, può impedire di consolidare i progressi della stagione d'oro post pandemica o almeno rallentare pericolosamente il processo virtuoso in atto che dura da più di quattro anni. (ilmattino.it)

C'è bisogno, piuttosto, di politiche di sviluppo «capaci di dare continuità alla ripresa dell'economia meridionale, sostenendo e rafforzando» le tendenze alla crescita emerse in questi ultimi anni. Parla di «indizi, non prove» il Governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, nella sua lucida e approfondita relazione sul Mezzogiorno presentata ieri a Catania, in occasione di un incontro organizzato dall'Istituto centrale nella città siciliana. (ilmattino.it)

Minuti per la lettura “Il Mezzogiorno è la nostra scommessa per la crescita dell’Italia”, la possibilità di vincerla dipende tanto nel “divario in termini di reddito e di consumi” – che affligge i 20 milioni di cittadini che vi risiedono – “che è un’occasione anche per chi da altre regioni può venire qui ad investire”, quanto dalle “nuove opportunità” che gli shock geopolitici degli ultimi anni offrono al territorio. (Quotidiano del Sud)

Le regioni meridionali, ha affermato il governatore, presentano condizioni di stabilità geopolitica ed economica, sono dotate di una forza lavoro sottoutilizzata e rappresentano un mercato di sbocco di 20 milioni di abitanti. (Milano Finanza)