Cortei a Bologna, scontri tra polizia e antagonisti. Piantedosi: " Aggressioni vergognose "
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Scontri tra antagonisti e forze dell'ordine a Bologna dove oggi sono in corso contemporaneamente due manifestazioni di segno opposto. Da un lato i collettivi antifascisti e dall'altro 'Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza' promossa dalla Rete dei Patrioti a cui partecipa anche CasaPound. I collettivi hanno tentato di raggiungere la zona dove si trova la manifestazione dei Patrioti e sono entrati in contatto con la polizia a più riprese nel parco della Montagnola, tra lanci di oggetti e petardi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Su altri media
"Io mi chiedo come sia possibile ancora una volta che Bologna non venga rispettata: domani ci sarà la presidente Meloni in città, ci hanno mandato 300 camicie nere, noi invece vorremmo ancora a chiedere i fondi per l'alluvione”. (L'HuffPost)
A tuonare dopo i recenti fatti di Bologna è il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, in tour elettorale in Umbria, nel Perugino. "Chiederò oggi stesso al ministro dell’interno una ricognizione di tutti i centri sociali occupati abusivamente in Italia perché troppo spesso sono covi di delinquenti, per iniziare a sgombrarli uno per uno, vanno chiusi e sigillati". (Liberoquotidiano.it)
La sua preoccupazione, prima dell'inferno, è stata una sola, pronunciare queste parole: "È necessario ribadire i valori della nostra costituzione, la giustizia sociale, le libertà individuali e collettive, la solidarietà. (Liberoquotidiano.it)
È un coro di solidarietà nei confronti degli agenti delle forze dell’ordine aggrediti nel corso della manifestazione antifascista di ieri, sabato 9 novembre, quello che si alza dalle stanze del governo. (Corriere della Sera)
Durante la manifestazione gli estremisti di destra hanno intonato l'inno di Mameli, poi una marcia silenziosa scandita dallo sventolio delle bandiere tricolori e interrotta da cori: «L'Italia agli italiani, l'Europa agli europei». (Corriere della Sera)
"Noi siamo per tutte le libertà, per la libertà di manifestare, di esprimere la propria opinione, di dissentire ma non è libertà manifestare od esercitare idee, culture e pratiche che hanno come obiettivo quello di impedire a tutti gli altri di poterlo fare, che è il cuore del neofascismo. (Il Sole 24 ORE)