Ktm in crisi: debiti per 3 miliardi di euro. Più di 3.000 posti di lavoro a rischio
Ultim'ora news 3 dicembre ore 14 Ktm sta vivendo una pesante crisi finanziaria, con un debito di 3 miliardi e perdite stimate per il 2024 a oltre 900 milioni. Inoltre, il valore azionario ha subito un calo del 90%. Il gruppo Pierer Mobility ha annunciato che la casa motociclistica entrerà in una sorta di amministrazione controllata gestita internamente. Secondo La Gazzetta dello Sport, il primo obiettivo sarebbe quello di ridurre i costi. (Milano Finanza)
La notizia riportata su altri media
Intanto c’è una sovrapproduzione di mille moto al giorno, con ingenti scorte di moto invendute ferme nei piazzali. Anzi c’è una pesante crisi finanziaria con debito crescente (oggi sopra 250 milioni di euro, con perdite per il 2024 stimate di oltre 900 milioni di euro) e perdita del 90% del valore azionario. (La Gazzetta dello Sport)
"Dalle prime indagini svolte, l'attività della KTM AG continuerà". (Dueruote)
Pit Beirer soltanto due giorni fa aveva rassicurato tutti, confermando la presenza di KTM nei prossimi campionati: “Rimarremo in tutte le serie in cui siamo presenti”. (Dueruote)
A voler fare una sintesi in tre parole su come le principali testate austriache stanno riportando le notizie sulla tremenda crisi di KTM è esattamente questo quello che viene da dire. Quello che tutti si chiedono, di fatto, è come sia stato possibile che una azienda che è sembrata in crescita fino a pochissimi mesi fa e che per anni ha chiuso il bilancio addirittura con utili sia arrivata nel giro di così poco tempo sul lastrico. (MOW)
Ktm è alle prese con una crisi senza precedenti. La casa motociclistica del gruppo Pierer Mobility ha un debito di 3 miliardi e perdite stimate per il 2024 superiori ai 900 milioni di euro. Un quadro delicato che ha portato i vertici della società a una sorta di amministrazione controllata, gestita internamente, secondo quanto rivelato dalla Gazzetta dello Sport. (Lettera43)
Nessuna azienda vorrebbe mai trovarsi nelle condizioni di dichiarare fallimento o di dare il via all’auto amministrazione. Questo comporta una serie di difficoltà soprattutto a livello di immagine e diventa molto difficile così poter gestire la situazione, con la KTM che è giunta quindi a un punto davvero di non ritorno. (nextmoto.it)