Atp Finals, Sinner in finale da dominatore: “Sono sorpreso anche io, non è normale. Contro Fritz sfida delicata, spero di divertirmi”
No, non è normale. Il numero 1 può vincere, ma non far sembrare un allenamento quella che sulla carta sarebbe la semifinale delle Atp Finals. Invece finora Jannik Sinner a Torino è sembrato un marziano, non solo il più forte: zero set persi e appena due break concessi, fino alla dominante vittoria per 6-1 6-2 contro Casper Ruud. “Sono sorpreso anche io”, ha commentato il numero 1 al mondo in conferenza stampa dopo il match, “sarebbe una bugia se vi dicessi che è tutto normale“. (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri media
Jannik Sinner “non è solo l’attrazione principale delle Finals: è il torneo, in campo e fuori”. Di più: ormai “trascende il tennis”. Il New York Times – The Athletic ne sancisce l’ascesa a fenomeno di massa. (IlNapolista)
Dal suo profilo X l'inviato a comprare i capellini arancioni e a trasformare l'arena dello stesso colore durante le semifinali di domani Italy's Jannik Sinner attends a press conference after victory.. (Virgilio)
Man mano che si avvicina mezzogiorno, per le strade aumentano visibilmente i cappellini arancioni, diventati grazie a un’abile mossa di marketing del suo sponsor il nuovo simbolo della Sinner–mania. Il volto del numero 1 al mondo è ovunque: tra i viali, nelle piazze del centro storico, persino sui tram. (Il Fatto Quotidiano)
Se domani 17 novembre Jannik Sinner vincerà a Torino le Atp Finals (montepremi da 4 milioni e 630 mila euro) avrà incassato 10 milioni e 100 mila euro in meno di un mese. (Corriere della Sera)
Il capoluogo piemontese si sta godendo le ATP Finals. È un biglietto da visita cui nessuno vuole rinunciare, ma anche e soprattutto un indotto per tutto il settore dell'accoglienza torinese (Sky Tg24 )
Per ovvie ragioni di fair play, la pubblicità Lavazza non è mai stata programmata durante i match del numero 1 al mondo, di per sé costellati da ovazioni interrotte soltanto dai venti secondi di religioso silenzio prima dei servizi. (la Repubblica)