Il depistaggio sulla morte di Borsellino, il legale di uno dei poliziotti indagati: «Scarantino è l'unico ad avere mentito»
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«Se depistaggio c’è stato è stato quello di Vincenzo Scarantino». Lo ha detto l’avvocato Giuseppe Panepinto, legale del poliziotto Vincenzo Maniscaldi, uno dei quattro imputati dinanzi al Gup di Caltanissetta per depistaggio. Secondo l’accusa i quattro appartenenti alla Polizia di Stato avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio che si è concluso in appello con la prescrizione per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (Giornale di Sicilia)
Ne parlano anche altre testate
'Non hanno depistato', 'non hanno mentito al processo', 'sono servitori dello Stato', ma, soprattutto, i quattro poliziotti del Gruppo investigativo Falcone e Borsellino accusati del depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'amelio, erano (Adnkronos)
Il pm di Caltanissetta, Maurizio Bonaccorso, il rinvio a giudizio per i poliziotti Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli per il reato di depistaggio. “False dichiarazioni e reticenze”. (Il Fatto Quotidiano)
Maurizio Zerilli, Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi e Angelo Tedesco, oggi sessantenni, rischiano il processo depistaggio per aver mentito, secondo l’accusa, al processo in cui si cercava la verità sul falso pentito Vincenzo Scarantino (Adnkronos)
Si farà un nuovo processo per il depistaggio che ha tenuto lontana la verità dai veri responsabili della strage di via d’Amelio. Il sostituto procuratore Maurizio Bonaccorso ha ottenuto dal gip David Salvucci il rinvio a giudizio per Maurizi… (La Repubblica)
Così l'avvocato Fabio Trizzino, legale dei figli del giudice Paolo Borsellino, con l'avvocato Vincenzo Greco, commenta il rinvio a giudizio dei 4 poliziotti accusati di depistaggio sulle indagini sulla strage di via D'Amelio. (Civonline)
La decisione è stata presa dal gup del tribunale di Caltanissetta David Salvucci che ha mandato a processo Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli. Per l'accusa avrebbero mentito deponendo come testi nel processo sul depistaggio su via D’Amelio, concluso in appello con la prescrizione del reato di calunnia per tre loro colleghi: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)