Non solo l’alias di Andrea Bonafede, scoperte altre 14 false identità usate da Matteo Messina Denaro per curarsi negli ospedali: tutti i nomi
Andrea Bonafede era solo una delle identità utilizzate da Matteo Messina Denaro per accedere al sistema sanitario nazionale. Non solo quella oncologiche ma anche quelle oculistiche. È questo l’ultimo tassello nelle indagini della Procura di Palermo, che dal giorno dell’arresto dell’ultimo grande latitante della storia di Cosa nostra sta cercando di ricostruire la rete di rapporti che hanno consentito al boss di rimanere inafferabile per quasi trent’anni. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri media
Matteo Messina Denaro, durante la sua latitanza, prima che insorgesse la fase terminale del suo tumore, si fece operare agli occhi per correggere un grave strabismo. Questa operazione potrebbe essere avvenuta in un ospedale pubblico palermitano e potrebbe essere stata coperta dalla sua rete di amicizie anche nella sanità pubblica. (BlogSicilia.it)
Lo hanno scoperto gli inquirenti che stanno indagando sui fiancheggiatori del capomafia arrestato il 16 gennaio 2023 dopo 30 anni di latitanza. Sono almeno quindici gli alias usati dal boss Matteo Messina Denaro durante la sua latitanza. (Civonline)
Nell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo sulla rete di complici che aiutarono nella sua lunga latitanza l'ex boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro è finito anche un medico oculista, A. (Fanpage.it)
Andrea Bonafede, Giuseppe Giglio, Vito Accardo, Gaspare Bono, Giuseppe Bono, Renzo Bono, Salvatore Bono: sono solo alcune delle false identità che durante la latitanza avrebbe usato Matteo Messina Denaro, scoperte dalla Procura di Palermo che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a ben 15 pazienti ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (Tuttosport)
Sono solo alcune delle false identità che Matteo Messina Denaro avrebbe usato durante la sua latitanza. Le ha scoperte la procura di Palermo, che ha chiesto agli ospedali Villa Sofia e Civico la documentazione sanitaria intestata a 15 pazienti, ritenendo che le relative generalità possano essere state utilizzate dal capomafia. (MeridioNews - Edizione Sicilia)
Si allunga la lista dei medici indagati per il favoreggiamento del boss Matteo Messina Denaro. (Corriere della Sera)