Il Papa al Proyecto Esperanza che aiuta nel post-aborto: il male non ha l'ultima parola

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Vatican News - Italiano ESTERI

Vatican News “Grazie” è la prima parola che Papa Francesco rivolge ai membri del Gruppo Proyecto Esperanza, attivo in seno al Consiglio Episcopale Latinoamericano (Celam), ricevuti oggi, 30 ottobre, in udienza in Vaticano in occasione del 25.mo anniversario della nascita. Si tratta di un programma pastorale che cerca di accompagnare le donne o gli uomini che hanno perso un figlio prima della nascita, soprattutto a causa di un aborto indotto, a riconoscere – insieme alle conseguenze post-aborto – lo sguardo misericordioso di Dio sulla loro vita. (Vatican News - Italiano)

Ne parlano anche altri giornali

Di Redazione “Sono lieto di accogliervi in ​​questa casa di Pietro e di tutta la Chiesa, nella felice celebrazione dei vostri 25 anni al servizio di persone la cui sofferenza è indescrivibile. L'arrivo di ogni neonato è solitamente sinonimo di una gioia che ci travolge misteriosamente, e che rinnova la speranza. (ACI Stampa)

Papa - Per chi ha perso un figlio. Preghiamo perché tutti i genitori che piangono la morte di un figlio o una figlia trovino sostegno nella comunità e ottengano dallo Spirito consolatore la pace del cuore. (La Voce del Popolo)

È un tema sul quale già in diverse occasioni ha avuto modo di esprimersi e ora vi torna dedicandogli l’intenzione di novembre — mese in cui tradizionalmente la Chiesa ricorda i defunti — con il videomessaggio realizzato come di consueto dalla Rete mondiale di Preghiera del Papa. (L'Osservatore Romano)