F1: in Messico grande attesa per la Ferrari che sogna il Mondiale Costruttori

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Nel weekend il Circus della Formula 1 fa tappa in Messico, per uno degli appuntamenti più attesi e caratteristici del calendario, che arriva dopo il successo Ferrari ad Austin. Il Gran Premio del Messico, disputato sul Circuito Hermanos Rodríguez di Città del Messico, ha una lunga storia che affonda le radici negli anni ’60. Dopo una pausa durata fino al 2015, il GP è tornato a far parte del calendario di Formula 1, guadagnandosi rapidamente un posto di rilievo grazie alla sua atmosfera unica e al calore dei tifosi locali. (SNAI Sportnews)

Se ne è parlato anche su altre testate

Infatti anche Charles Leclerc ha dimostrato di avere un ritmo eccezionale nel long run svolto in una seconda sessione durata una mezz’ora in più per permettere alla Pirelli di avere più tempo per avere più dettagli sui pneumatici per il 2025, visto che molti team hanno dovuto svolgere dei lavori specifici con le gomme del prossimo anno. (OA Sport)

Il Calendario Pirelli è nato nel 1963, famoso per la sua tiratura limitata, infatti non è venduto, ma, da anni, oggetto da collezione. (Il Giornale d'Italia)

Quinta la Haas con Nico Hulkenberg, a precedere la McLaren di Oscar Piastri e l'Alpine di Esteban Ocon. (Il Mattino di Padova)

Qualifica Tra gomme 2025, incidente clamorose di George Russell e il ritiro di Max Verstappen senza praticamente mai girare sembra esserci il caos nelle FP2 del Messico. Ma se sgombriamo il campo dal caos emerge il quadro di una Ferrari abbastanza forte, quasi dominante, capace di sovrastare i cordoli del terzo settore e avere un passo gara da prima forza con la McLaren subito dietro. (F1-News.eu)

Round della F1 numero 20 dove, per mantenere alte le aspettative sulle performance del fine settimana, il Cavallino Rampante deve dimostrate la medesima bravura messa in mostra in Texas. Ferrari ha mostrato alcuni limiti sulla messa a punto di base. (FUNOANALISITECNICA)

(Adnkronos) – “Un momento di down? Macché, sono ancora più arrabbiato e motivato di prima”. Risponde così all’Adnkronos il capo del team di Luna Rossa Prada Pirelli, Max Sirena, tornando sull’intervista al “Corriere della Sera” in cui lasciava trapelare i suoi dubbi sul fatto di essere ancora la persona giusta per portare in Italia l’America’s Cup. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)