La tragedia umanitaria in Siria: un bilancio di sofferenza e instabilità

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La Siria, da oltre un decennio teatro di una delle crisi più complesse e devastanti del XXI secolo, continua a essere un simbolo di sofferenza umana e instabilità geopolitica. Negli ultimi quattordici giorni, il conflitto ha raggiunto nuovi picchi di violenza, causando la morte o il ferimento di centinaia di civili, tra cui un numero significativo di donne e bambini. È quanto emerge da un rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), che mette in evidenza la tragedia umanitaria in Siria e un panorama di devastazione crescente. (Ultima Voce)

La notizia riportata su altri media

"Al 12 dicembre, 1,1 milioni di persone sono state recentemente sfollate in tutto il Paese dall'inizio dell'escalation delle ostilità il 27 novembre. (Il Messaggero Veneto)

Cosa significano i recenti eventi in Siria per i rifugiati siriani? Negli ultimi 14 anni di conflitto e crisi, centinaia di migliaia di siriani sono stati uccisi o feriti e più di 13 milioni sono stati costretti ad abbandonare le loro case – la metà della popolazione prebellica. (Nazioni Unite)

Gli aggiornamenti in diretta sulla situazione in Siria dopo la caduta dell'ex presidente Bashar al Assad, fuggito a Mosca. Nei giorni scorsi residenti e uomini armati hanno fatto irruzione nelle prigioni governative e liberato i detenuti, alcuni dei quali hanno trascorso decenni dietro le sbarre. (Fanpage.it)

Che futuro si delinea per i rifugiati siriani?

Questo è un riassunto di quanto detto dal rappresentante dell’UNHCR in Siria, Gonzalo Vargas Llosa – a cui il testo citato può essere attribuito – durante il briefing stampa di oggi al Palazzo delle Nazioni di Ginevra. (Notizie Geopolitiche)

“C'è una straordinaria opportunità per la Siria di procedere verso la pace e per il suo popolo di iniziare a tornare a casa", ha affermato l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. (Sky Tg24 )

Dopo quasi 14 anni di guerra civile, in pochi giorni è caduto il regime siriano e il presidente Bashar al-Assad ha lasciato la capitale. Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 dicembre le forze del gruppo Hay’at Tahrir al-Sham sono entrate a Damasco. (Vita)