Manuel Bortuzzo, dal dramma alle Paralimpiadi: "Si chiude un cerchio"

Manuel Bortuzzo è pronto per le Paralimpiadi di Parigi . Il nuotatore paralimpico porta con sé una storia di coraggio, resilienza e passione per lo sport. Nato a Trieste e cresciuto a Roma, Bortuzzo era un promettente giovane nuotatore destinato a grandi successi in vasca, tanto da distinguersi nel mezzo fondo, come i 400 e i 1500 metri stile libero, e nel 2015 aveva stabilito il nuovo record italiano nei 3000 metri per la categoria ragazzi, battendo il precedente primato di Gregorio Paltrinieri (che di recente si è fratturato un gomito) . (Tuttosport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Lo ha fatto all’inaugurazione della quinta edizione dello Sturno Sport Festival (Avellino), organizzata da Agape Sport, in cui è stato invitato per il taglio del nastro e per far conoscere il suo percorso. (Io Donna)

Manuel Bortuzzo e il suo cerchio che si chiude. Fare il nuotatore alle Paralimpiadi al via a Parigi è ciò che è, non ciò che ha perse quella maledetta sera del 3 febbraio 2019 quando, a causa di uno scambio di identità fuori da un pub della periferia sud di Roma, rimasse vittima di una sparatoria. (La Gazzetta dello Sport)

LA STORIA Con enorme pazienza e forza d'animo, Bortuzzo ha ricostruito la sua carriera dopo la drammatica notte in cui è rimasto ferito per uno scambio di identità, con la lesione del midollo (Sport Mediaset)

Paralimpiadi, l'esordio di Manuel Bortuzzo: "Si chiude un lungo percorso, percepisco di aver raggiunto l'apice"

Non sono le Olimpiadi, immaginate fin da bambino e su cui al Centro Federale di Ostia accanto a Gregorio Paltrinieri avrà sicuramente fantasticato, ma sono le Paralimpiadi di Parigi 2024 e lui è tra gli atleti presenti, tutto il resto non conta. (Eurosport IT)

Una qualificazione meritata, dopo tanto lavoro svolto. E il culmine di una storia che ha toccato tanto cuori, dalla sera terribile del 3 febbraio 2019, quando un proiettile alla colonna vertebrale (vittima di una sparatoria), provocò una lesione midollare, nei giorni in cui si allenava al Centro Federale FIN di Ostia, con Paltrinieri e Detti. (Il Faro online)

Ho lavorato tanto e sono molto felice di essere qui, sinceramente non vedo l’ora di tuffarmi in acqua e provare a giocarmela”. Intervistato ai microfoni Ansa, l’atleta ha raccontato le sue emozioni per una prima volta che ricorderà per sempre, dopo un percorso iniziato dopo l’incidente del 3 febbraio 2019. (Il Fatto Quotidiano)