Scoppio alla Toyota Material Handling: l'inchiesta parte dall'analisi dei software e la Regione chiama in causa Roma

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Morti sul lavoro

Una perizia informatica e deleghe di indagine assegnate a carabinieri, Ispettorato del lavoro e vigili del fuoco. Sono i prossimi passi dell’inchiesta sull’esplosione alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale, che mercoledì sera si è portata via la vita di Lorenzo Cubello, 37 anni, e di Fabio Tosi, 34 anni. Nella mattina di lunedì 28 ottobre la pm Francesca Rago conferirà al perito informatico l’incarico di analizzare strumenti e software informatici sequestrati in azienda, per capire cosa abbia innescato lo scoppio e se sia rimasta traccia di eventuali anomalie. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri media

Oggi, venerdì 25 ottobre, il settore metalmeccanico si è fermato per uno sciopero di due ore, indetto da Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, in seguito all’incidente mortale avvenuto mercoledì scorso nello stabilimento Toyota Material Handling di Bologna, quando l’esplosione di un dispositivo, probabilmente un generatore, ha causato il crollo di alcune strutture, coinvolgendo numerosi lavoratori e provocando la morte di due persone, oltre a diversi feriti. (ravennanotizie.it)

Fuori dalla fabbrica di via Persicetana Vecchia dove mercoledì l’esplosione di uno scambiatore di calore ha causato due vittime e 11 feriti (uno in … BOLOGNA – «Jolly, team leader, capi reparto… erano tutti lì per una riunione, a dieci minuti dal disastro». (La Repubblica)

Nessun discorso, niente striscioni . La rabbia silenziosa degli operai della Toyota Material Handling è andata in scena davanti ai cancelli dello stabilimento bolognese , dove mercoledì sera in seguito a una esplosione sono morti due operai, Fabio Tosi , 34 anni e Lorenzo Cubello , 37, e altri 11 sono rimasti feriti : tra questi, un 24enne, è ancora molto grave ed è ricoverato in Rianimazione all’ospedale Maggiore . (Gazzetta del Sud)

Bandiere a lutto davanti alla Toyota di San Donato: l'azienda annuncia la cassa integrazione

"Non ho ricevuto nessuna chiamata dai dirigenti dell’azienda", tuona il papà ai microfoni di Rai News 24. Un dolore che si trasmette da padre a padre. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Un pensiero va (Adnkronos)

Una cinquantina di lavoratori dello stabilimento hanno tenuto un presidio davanti ai cancelli dell'azienda in sciopero a due giorni dall'esplosione nella fabbrica di Bologna. Lo fanno sapere i sindacati, ribadendo che "mai più morti sul lavoro non deve essere un semplice slogan". (MilanoToday.it)