Unife riceve 120 milioni dal ministero. Solo sei atenei sono riusciti a mantenere invariata l’attribuzione

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Estense.com INTERNO

L’Università di Ferrara è tra i soli sei atenei italiani ad aver “tenuto” rispetto alle assegnazioni del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) 2024, il principale canale di finanziamento degli atenei statali. Il decreto ministeriale riferito alle risorse 2024 ha infatti confermato per Unife la medesima attribuzione di risorse del 2023. “Le assegnazioni del Mur hanno avvalorato le nostre previsioni – commenta la Rettrice Laura Ramaciotti -. (Estense.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Nel 2024, la distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (Ffo) per gli atenei statali nazionali prevede infatti che nessuno riceva più risorse rispetto all’anno precedente, fermando così la crescita registrata nel quinquennio 2019-2023. (ilmattino.it)

L’aumento delle tasse agli studenti è «l’ultima ratio». È un binario stretto quello in cui si muovono le università, ora allo studio di un modo per sopperire alle minori entrate. (La Repubblica Firenze.it)

In base ai dati, nonostante il taglio a livello nazionale di 170 milioni circa rispetto al 2023, l'Università di Foggia registra risultati di eccellenza nella distribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario confermando, con l'assegnazione di una quota pari a 57.150.381 di euro, il trend positivo che si consolida negli anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

I quattro atenei delle Marche avranno una riduzione del 3% del FFO (Fondo di finanziamento ordinario), la media nazionale è -2%. Il Governo taglia i fondi alle università marchigiane I sindacati: "cosa farà la Regione per difendere il nostro sistema universitario?" (Senigallia Notizie)

A parlare è il rettore dell’Università di Camerino Graziano Leoni, alla luce della riduzione del 3,11 per cento che riguarderà il suo ateneo. (il Resto del Carlino)

E nel caso del nostro ateneo, si tratta di un taglio di risorse formalmente quantificato in circa 7 milioni di euro, che di fatto corrisponde però a più del doppio per la revisione dell’impostazione di alcune voci contabili. (LA NAZIONE)