Fondazione Ffc: fibrosi cistica, quasi 2,3 milioni a 17 progetti ricerca

Attraverso il proprio bando 2024 la Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica (Ffc Ricerca) sosterrà 17 nuovi progetti di ricerca su questa patologia per un investimento complessivo di oltre 2.280.000 euro in tre anni. Primo ente in Italia specificatamente dedicato alla ricerca sulla fibrosi cistica, riconosciuto dal ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), la Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica si avvale di una rete di oltre 980 ricercatori e del lavoro di più di 160 tra delegazioni e gruppi di sostegno attivi in tutte le regioni e 5.000 volontari. (Sanità24)

Ne parlano anche altri media

La fibrosi cistica è una malattia genetica e multiorgano, presente dalla nascita e dovuta a mutazioni nel gene CFTR (Cystic Fibrosis Transmembrane conductance Regulator). (Consulcesi)

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Nuove terapie contro la fibrosi cistica e test per individuare i portatori sani. Questi gli obiettivi della Settimana della fibrosi cistica. Una persona su 30 è portatrice sana di fibrosi cistica in Italia, di conseguenza una coppia ogni 900 ha un rischio del 25% di avere un figlio colpito da questa malattia genetica che interessa diversi organi. (Ok Salute e Benessere)

Nuova vita per lo storico palazzo Mazza, ubicato al civico 169 di Corso Mazzini, destinato a diventare il cuore pulsante della vita culturale borgese e dell’intento comprensorio. Una scommessa (vinta) dell’assessora alle Politiche culturali Virginia Amato che oggi trova concretezza nella riapertura del palazzo Mazza, con la nuova gestione affidata alla cooperativa 4Culture. (Corriere di Lamezia)

Dare un nome a sintomi spesso invisibili, parlare dei propri sogni, delle emozioni, di paure e speranze. Dieci storie vere per raccontare la vita con la fibrosi cistica. (Tiscali Notizie)

ROMA – “Dare un nome a sintomi spesso invisibili, parlare dei propri sogni, emozioni, paure, speranze, raccontare la vita con la fibrosi cistica. Tirare fuori quello che spesso non viene detto, per accendere i riflettori su una malattia ancora oggi poco conosciuta”. (Dire)