Marco Minniti sull'effetto Trump: "Se si fa tagliare fuori sull'Ucraina, l'Europa è morta"

Marco Minniti sull'effetto Trump: Se si fa tagliare fuori sull'Ucraina, l'Europa è morta
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L'HuffPost ESTERI

Marco Minniti, presidente Med-Or, sia il Medioriente, sia le parole di Putin già ci raccontano un effetto Trump nel mondo. L’effetto, prevedibile, è la conseguenza di quel che rappresenta l’esito elettorale: un tornante della storia. Per comprenderlo, si devono innanzitutto analizzare le ragioni profonde di quel successo. Vede, la rielezione di Trump non è la ste… (L'HuffPost)

La notizia riportata su altri giornali

Ma io credo - in realtà - che per "pace" lui intenda ed auspichi la cessazione del conflitto russo-ucraino con il mantenimento delle posizioni conquistate sul campo di battaglia (e quindi con l'annessione alla Russia di parte del territorio ucraino). (ilgazzettino.it)

Giovanni Sallusti 12 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)

La zona cuscinetto Il piano Trump per l’Ucraina non è ancora stato reso pubblico nella sua interezza, ma nelle ultime settimane il vicepresidente James David Vance ne ha rivelato i punti fondamentali, che sono tre. (Virgilio Notizie)

Consigliere di Trump: ‘La Crimea è persa, Zelensky abbia una visione realistica della pace’. Wsj: ‘Missili Usa a Kiev prima che si insedi tycoon’

Ma le guerre non finiscono in un giorno neppure a Hollywood, «la parte di intrattenimento del complesso militar-industriale americano», come diceva Frank Zappa. Con Trump comincia l’anno zero della politica estera Usa e mondiale. (il manifesto)

A Mar-a-Lago, intanto, luogo di residenza del tycoon, il traffico telefonico aumenta. Fonti vicine all’amministrazione hanno spiegato che il numero uno della Casa Bianca vuole lasciare Kiev ‘nella migliore condizione possibile’. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Mentre la Russia, dopo la rielezione di Donald Trump e i suoi annunci sulla fine della guerra in breve tempo, prosegue e intensifica la sua offensiva in Ucraina, spingendo sull’acceleratore per provare a conquistare più terreno possibile in vista di un eventuale negoziato, dagli Stati Uniti arrivano forti le posizioni dell’amministrazione uscente e di quella entrante. (Il Fatto Quotidiano)