Vaccini, dai richiami ai soggetti fragili, come cambia il piano con 2 mesi di ritardo

Von der Leyen chiama AstraZeneca,rispettare tempi consegna. Gran parte della partita dipende dalla disponibilità di nuovi vaccini.

Disponibilità di dosi inadeguata. La carenza di vaccini a disposizione è una realtà con cui fare ii conti.

Questo tipo di rallentamento coinvolge tutta l'Europa e buona parte del mondo, ma confido che il ritardo possa essere colmato più avanti».

Le dosi a disposizione saranno utilizzate anzitutto per effettuarli nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione (gli operatori sanitari). (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Pare che la società si dichiari non responsabile per eventuali richieste di risarcimenti a seguito di reazioni avverse, che verranno elargiti dallo Stato. Spero entro fine autunno». (Leggo.it)

Entro fine mese, al massimo nei primi giorni di febbraio, la Regione presenterà il programma per vaccinare i cittadini dell’Emilia- Romagna. Le terapia intensive ospitano 219 pazienti (+2), i reparti Covid segnano un altro lieve calo: sette in meno, 2.383 in tutto. (La Repubblica)

Come nelle precedenti due spedizioni sono arrivate 390 fiale per ogni ospedale, per un totale di 4.680 dosi vaccinali divise per due provincie (2.340 a Grosseto, 2.340 ad Arezzo). – Sono state consegnate questa mattina, martedì 26 gennaio, ai due ospedali Covid dell’Asl Toscana Sud Est di Arezzo e Grosseto le nuove forniture di fiale del vaccino anti-Covid Pfizer-Biontech. (IlGiunco.net)

"Proporrò a tutti i capigruppo in Consiglio regionale, vista la situazione grave, di fare un atto urgente affinché la Toscana, insieme al Governo, intraprenda un'azione legale contro la casa farmaceutica fornitrice che sta mettendo a rischio la salute dei toscani e la ripresa economica (oltre a non rispettare un accordo commerciale)". (La Repubblica Firenze.it)

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Sono circa 65mila le persone, tra lavoratori della sanità e operatori e ospiti di Rsa, che devono ancora ricevere la prima somministrazione. Se la prima settimana di febbraio, come promesso, le forniture torneranno regolari (cioè da 37mila dosi circa) si potrebbe pensare di fare anche alcune prime somministrazioni. (La Repubblica Firenze.it)