Pensionati, l’Inps chiede indietro il bonus bollette
Parte l’attività di recupero da parte dell’Inps del bonus contro il caro energia concesso nel 2022 ai pensionati. L’Istituto informa infatti con un comunicato di aver concluso nel mese di dicembre 2024 le attività di verifica relative alle indennità una tantum erogate, in via provvisoria, nel 2022, ai titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali, sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall'Agenzia delle Entrate. (Italia Oggi)
Su altre fonti
L’INPS dà, l’INPS toglie. Potremmo iniziarlo così il nostro articolo, in quanto purtroppo, i cittadini lo sanno bene. Le leggi cambiano, nulla è immutabile, così come i bonus o le agevolazioni presenti nelle varie Leggi di Bilancio. (La Gazzetta del Serchio)
Bonus 200 e 150 euro: l’INPS avvia il recupero tra i pensionati L’INPS ha completato le verifiche sui bonus una tantum erogati nel 2022, notificando eventuali somme indebite e avviando i piani di recupero. (PMI.it)
L’Inps, con il suo comunicato del 7 gennaio 2025, ha fatto sapere di aver concluso le proprie attività di verifica relative alle indennità una tantum che erano state erogate, in via provvisoria, nel 2022 ai titolari di prestazioni pensionistiche e assistenziali sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2021 fornite dall’Agenzia delle Entrate. (QuiFinanza)
L'Inps ha concluso le verifiche per accertare che tutti coloro che hanno fatto richiesta per i bonus da 200 e 150 euro potessero ottenerli (Quotidiano di Sicilia)
Ti sei mai chiesto se ogni pagamento che ricevi dall’INPS è davvero tuo di diritto? A volte, senza neanche accorgertene, potresti ricevere somme che in realtà non ti spettano. (Crypto.it)
L’istituto ha comunicato nei giorni scorsi di aver concluso a dicembre le verifiche sull’erogazione “in via provvisoria” dei contributi da 200 euro e 150 euro varati nel 2022 “a coloro i cui redditi personali imponibili Irpef 2021, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superassero rispettivamente i limiti di 35.000 e 20.000 euro“. (Il Fatto Quotidiano)