Revocata la cittadinanza a Mussolini. I partiti d’accordo, ma FdI si sfila
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Casalecchio di Reno revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini ("Salò ci ha anticipato di 24 ore..."), ma non coi voti di Fratelli d’Italia. Con una votazione, ieri sera in Consiglio comunale, è stata cancellata la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini nel 1924 dal municipio alle porte di Bologna. "Questa non è cancel culture, qui noi revochiamo una cittadinanza onoraria che è in contrasto con la Costituzione e lo statuto del Comune di Casalecchio", ha detto presentando la proposta in aula l’assessore agli Affari istituzionali, Cultura, Memoria e Pace, Andrea Gurioli. (il Resto del Carlino)
Su altre fonti
La cittadinanza era stata concessa al Duce il 23 maggio 1924, pochi giorni prima dell’omicidio del deputato Giacomo Matteotti avvenuto il 10 giugno di quello stesso anno dopo il famoso discorso alla Camera nel quale denunciò le illegalità e le violenze commesse dai fascisti per imporsi nelle elezioni politiche. (La Nuova Provincia - Asti)
«Mi vergogno di essere trevigiano», dice Giorgio De Nardi dopo aver aspramente criticato la maggioranza per non aver voluto togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Ancora una volta la contestatissima cittadinanza dati al Duce negli anni Venti del Novecento ha acceso gli animi del consiglio comunale. (ilgazzettino.it)
La decisione è stata presa in fondo a un acceso dibattito tra favorevoli e contrari, sulla traccia di identici dibattiti le cui repliche si tengono da un trentennio sui palchi del gran teatro italiano, dal mare di Lampedusa alle cime di Tarvisio. (La Stampa)
Dopo 102 anni Salò rompe con il proprio passato: revocata la cittadinanza onoraria al Duce. Il sindaco Cagnini: "Benito Mussolini non merita alcuna onorificenza dal Comune" (il Dolomiti)
Lo ribadisce la sezione codognese del Partito Democratico, che chiede di nuovo all’Esecutivo di centrodestra di votare la cancellazione del riconoscimento al Duce, concesso il 13 maggio del 1924 dall’allora assise consiliare "in piedi, all’unanimità e per acclamazione" e, secondo quanto risulta dall’archivio storico del Comune, mai revocato nel Dopoguerra. (IL GIORNO)
Il Duce non è più cittadino onorario di Salò. Una decisione che arriva in un anno particolarmente denso di ricorrenze: l’ottantesimo anniversario della Liberazione e la fine del secondo conflitto mondiale. (LaC news24)