I conflitti in MO e Ucraina: l’intervista del 4 novembre a Il Contesto. – Analisi Difesa
I conflitti in MO e Ucraina: l’intervista del 4 novembre a Il Contesto. Lo scorso 26 ottobre, Israele ha sferrato l’attesa contro-rappresaglia a danno dell’Iran. Nello specifico, rivela il «Jerusalem Post», quasi cento aerei dell’Israeli Air Force, compresi gli F-35 di fabbricazione statunitense, avrebbero centrato sistemi radar in Siria al fine di “accecare” l’Iran, prima di raggiungere – al culmine di un volo di circa 2.000 km sopra Giordania e Iraq – il confine della Repubblica Islamica, e prendendo a quel punto di mira solo ed esclusivamente obiettivi militari nelle province di Teheran, Khuzestan e Ilam (Analisi Difesa)
La notizia riportata su altre testate
E, mentre la Russia ha chiesto di astenersi dal lanciare attacchi aerei contro Hezbollah nei pressi di una delle sue basi in Siria, gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non bloccheranno gli aiuti militari a Tel Aviv sebbene sia scaduto il termine dei 30 giorni imposto dall’amministrazione Biden al governo di Netanyahu affinché migliorasse l'accesso agli aiuti umanitari da parte dei palestinesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Save the Children, 300mila bambini fuggiti da Libano verso Siria (RaiNews)
Alì Khamenei Sfruttare il periodo di transizione di potere tra la presidenza di Joe Biden e la seconda di Donald Trump per lanciare un nuovo attacco contro Israele ed espandere il conflitto mediorientale è la priorità della Repubblica Islamica. (Italia Oggi)
"Il mondo dovrebbe sapere che in caso di espansione della guerra, i suoi effetti non saranno limitati solo alla regione dell'Asia occidentale; l'insicurezza e l'instabilità possono diffondersi ad altre regioni, anche lontane" ha avvertito Aragchi in un discorso trasmesso dalla televisione di Stato iraniana. (il Dolomiti)
Le forze di difesa israeliane (Idf) oggi 26 ottobre hanno compiuto raid aerei in risposta all'attacco missilistico condotto dall'Iran il primo ottobre e a tutte le azioni che Teheran ha compiuto dal 7 ottobre 2023. (LaC news24)
Il popolo di Israele non vuole questa guerra. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si rivolge agli iraniani in un video in lingua inglese, avvertendo che un terzo attacco di Teheran contro lo Stato ebraico “semplicemente paralizzerebbe l’economia” del Paese. (LAPRESSE)