Marocco, Portogallo e Spagna ufficialmente designati per i mondiali FIFA 2030
Marocco, Portogallo e Spagna sono stati ufficialmente designati come paesi ospitanti della Coppa del Mondo FIFA 2030, dal Congresso della Federazione Internazionale della Federcalcio, riunita mercoledì in sessione straordinaria in videoconferenza. Durante questa sessione, presieduta dal presidente della FIFA Gianni Infantino di Zurigo, i membri del Congresso hanno inoltre convalidato l’attribuzione delle tre partite del centenario 2030 a Uruguay, Argentina e Paraguay, mentre il Regno dell’Arabia Saudita e’ stato confermato come paese ospitante per la Coppa del Mondo 2034. (Notizie Geopolitiche)
La notizia riportata su altri media
Uruguay, Paraguay, Cile e Argentina, avevano lanciato la propria candidatura per il Mondiale del Centenario già nel 2019. – Il Mondiale del Centenario verrà ospitato da Marocco, Portogallo e Spagna, ma coinvolgerà anche Uruguay, Argentina e Paraguay. (Agenzia askanews)
Saranno invece Spagna, Portogallo e Marocco a ospitare i Mondiali 2030 in un progetto che prevede il coinvolgimento anche del Sudamerica, con Uruguay, Paraguay e Argentina che accoglieranno le prime tre delle 104 partite in programma. (LAPRESSE)
Il Congresso straordinario della Fifa ha assegnato ai tre paesi, che hanno presentato una candidatura congiunta, l'organizzazione della Coppa del Mondo del 2030. I Mondiali del 2030 si disputeranno (dall'8 giugno al 21 luglio) in Spagna, Marocco e Portogallo (La Provincia di Cremona e Crema)
La Fifa ha ufficializzato le sedi che ospiteranno i Mondiali nel 2030 e 2034 (fcinter1908)
La FIFA ha assegnato ufficialmente l’organizzazione dei Mondiali 2034 all’Arabia Saudita. L’ufficialità è arrivata per acclamazione, dopo che nei giorni scorsi l’organo di governo del calcio mondiale aveva pubblicato un report sulla candidatura del Paese. (Calcio e Finanza)
Ormai manca poco, il presidente Fifa Infantino oggi pomeriggio assegnerà ufficialmente il Mondiale 2030 e 2034, rispettivamente a Spagna, Portogallo e Marocco e, il secondo, all’Arabia Saudita. Al Telegraph tutto questo non va già (ma non è l’unico). (IlNapolista)