“Lui lo batte sicuramente”: Sinner sminuito dalla leggenda | Il migliore di tutti è un altro

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Il Posticipo SPORT

C’è chi sentenzia senza se e senza ma: per Sinner si prospettano tempi duri. Il suo grande avversario è pronto a soffiargli tutto. Siamo tutti pazzi per il tennis. Ma di chi è il merito di questa nuova mania tutta italiana? Si tratta del tennista Jannik Sinner. Nato a San Candido il 16 agosto del 2001, è ormai il più grande in Italia e non solo. Ha mosso i suoi primi passi nel tennis da professionista nel 2015 e, piano piano, a poco a poco, ha portato a casa tantissimi titoli come quattro ATP nel 2021 e la top ten a Miami (Il Posticipo)

La notizia riportata su altri giornali

L’azzurro e lo spagnolo avevano già fatto vedere, di recente, di aver raggiunto un livello assoluto, ma adesso è arrivato per loro il momento della definitiva consacrazione. Jannik Sinner al momento domina il ranking ATP, ma attenzione alla risalita di Carlos Alcaraz: gli scenari (SportItalia.it)

L'australiano Alexei Popyrin, in salita di una posizione, ritorna nella migliore classifica della sua carriera, al 23/o posto. Nella Top 20 si registra un solo cambiamento: l'americano Frances Tiafoe sale al 15/o posto a scapito del connazionale Sebastian Korda. (Il Mattino di Padova)

Novak Djokovic rimane stabile al quarto posto, seguito dai russi Daniil Medvedev (quinto) e Andrey Rublev (sesto). Jannik Sinner rimane, per la 16ª settimana di fila, numero 1 del mondo. (Tuttosport)

Secondo posto per il tedesco Alexander Zverev, seguito dallo spagnolo Carlos Alcaraz, terzo. Alle spalle del campione azzurro, rimane invariata anche la top ten. (Tiscali)

L’associazione professionistica ha risolto in questo modo: assegnazione dei punti pieni per il livello dai Challenger in giù, mentre per gli ATP di Chengdu e Hangzhou chi ha finito i tornei ha i punti pieni, altrimenti (come Lorenzo Musetti) fino al raggiungimento delle semifinali, con il resto in aggiunta lunedì prossimo. (OA Sport)

Se consideriamo i soli tornei del Slam disputati nel 2024, i due giovani fenomeni generazionali del tennis moderno si sono divisi equamente la torta, senza entrare nel merito del diverso prestigio che possa avere Wimbledon rispetto agli Australian Open, tanto per anticipare delle considerazioni già abbondantemente fatte da alcuni addetti ai lavori. (SportItalia.it)