Salvini: «Non ci sono dubbi: la Lega vuole la presidenza della Regione Veneto. Zaia? Deve poter correre, chiederemo anche questo»
Passo veloce, capo chino, sotto braccio una cartellina che trabocca di fogli. «Sì, certo. Chiaro, chiederemo il Veneto». L’aula del Senato aspetta Matteo Salvini per il question time. Banchi vuoti: è giovedì, i senatori sono già lontani con i rispettivi trolley. Prima di entrare il leader della Lega ha tempo però di commentare la cronaca battente. Cioè la grande battaglia che si staglia all’orizzonte del Carroccio, dopo una sconfitta cocente alle Regionali in Umbria: le elezioni in Veneto. (ilgazzettino.it)
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A pensarla così temo che sia solo la Lega” e se sarà così ne “prenderò atto”, ma “proporrò non solo agli alleati, anche alle opposizioni, un ragionamento su un unico periodo elettorale in primavera” per contrastare l’astensionismo in vista delle regionali in Veneto, previste attualmente per la fine del 2025, e nelle Marche, in Toscana, Puglia, Campania e Valle d’Aosta. (Agenzia askanews)
Banchi vuoti: è giovedì, i senatori sono già lontani con i rispettivi trolley. L’aula del Senato aspetta Matteo Salvini per il question time. (ilmessaggero.it)
Interpretazioni quasi filologiche del pensiero meloniano dopo l’ultimo turno di elezioni regionali dal quale il centrodestra è uscito perdente e la Lega di Salvini severamente ridimensionata. «Giorgia ora vuole il Veneto» dicono i Fratelli romani. (Corriere della Sera)
Sono i Fratelli a dare le carte, oggi, in quanto partito più forte nella maggioranza di governo; Forza Italia dà segnali di miglioramento a differenza del Carroccio che sprofonda dalla Sardegna all’Umbria. (Corriere della Sera)
Edmondo Cirielli, meloniano viceministro degli Esteri, lo dice con chiarezza: "In Veneto, come in altre Regioni, spetta a FdI indicare il candidato alla Regione" perché è il partito di maggioranza relativa "che ha avuto più voti, dunque l’indicazione è nostra". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La reprimenda di Matteo Salvini. Salvini ieri, al Consiglio federale del partito, ha attribuito la responsabilità delle sconfitte in Emilia-Romagna e Umbria ai candidati, ma soprattutto ai parlamentari della zona: «Se abbiamo degli esponenti di governo che vengono da un territorio — avrebbe detto — e quel territorio va male, qualche responsabilità ci dovrà pur essere». (Corriere della Sera)