Alla Bicocca un aula per Sofia Castelli, massacrata nel sonno dall’ex. I familiari: “Che dolore ogni iniziativa”

Alla Bicocca un aula per Sofia Castelli, massacrata nel sonno dall’ex. I familiari: “Che dolore ogni iniziativa”
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IL GIORNO INTERNO

MILANO – Un bacio sulla targa appena svelata e poi la mano che si appoggia sul cuore. Così Diego Castelli cerca l’ennesimo contatto impossibile con sua figlia Sofia davanti all’aula che l’università Bicocca le ha appena intitolato. L'inaugurazione dell'aula della Bicocca dedicata a Sofia Castelli, la ragazza di Cologno accoltellata nel sonno dall'ex fidanzatoMissing Credit Anche Daniela, mamma della ragazza uccisa a 20 anni dall’ex fidanzato il 29 luglio dell’anno scorso, tocca la targa e non riesce a trattenere la commozione, travolta anche dall’affetto dei tanti ragazzi che hanno partecipato alla cerimonia. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

non accettava di essere stato lasciato. Poi l'aveva accoltellata , mentre un'amica dormiva nella stanza accanto. (TGR Lombardia)

È stato un anno difficile, tra interrogatori, avvocati, processi, ma soprattutto un anno senza te e ancora non sono riuscita a lasciarti andare. Siamo stati tutti traditi da un amico, fratello, figlio o conoscente, la verità è che il vero carcere lo sta scontando chi ti ha conosciuta e amata, chi è rimasto". (Today.it)

«Per noi non è un giorno di festa, ma un giorno pieno di rabbia». Familiari e amici hanno ricordato a un anno dall’omicidio Sofia Castelli, la ventenne assassinata a coltellate nel sonno dall’ex fidanzato Zakaria Atqaoui, presso il cimitero di Cologno Monzese. (Corriere TV)

Sofia Castelli uccisa dal suo ex nascosto nell'armadio, l'amica Aurora un anno dopo: «Il vero carcere è per chi ti ha amata»

5 A cura di Giorgia Venturini (Fanpage.it)

Siamo stati tutti traditi da un amico, fratello, figlio o conoscente, la verità è che il vero carcere lo sta scontando chi ti ha conosciuta e amata, chi è rimasto”. “Il 29 luglio 2023, da quando ho aperto gli occhi, la mia vita è stata stravolta e non è stata più la stessa. (StatoQuotidiano.it)

Un anno dopo quel 29 luglio, quando ha convissuto con «la morte nella stanza a fianco», il pensiero è ancora fisso: «Non dovrebbe essere così, per una ragazza di 20 anni». Eppure, inevitabilmente, le ha fatto compagnia ogni giorno, il pensiero della morte. (Corriere Milano)