Roma, sgombero in viale Pretoriano: «Ora cancelli anti-clochard»
Nell’area che costeggia le Mura Aureliane, in viale Pretoriano, non c’è più nessuno. I senza fissa dimora accampati lungo la striscia di asfalto a pochi metri dalla stazione Termini, sono stati sgomberati ieri mattina, al termine di un’operazione della polizia locale di Roma Capitale con decine di agenti dell'Unità Spe(Sicurezza Pubblica Emergenziale) e del I Gruppo Centro, in collaborazione con il personale del Commissariato Viminale della polizia di Stato, Ama, l’Ufficio Speciale Decoro Urbano di Roma Capitale, il dipartimento Simu (Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana). (ilmessaggero.it)
Se ne è parlato anche su altri media
La protesta in viale del Pretoriano. A cura di Beatrice Tominic (Fanpage.it)
Barbara Funari, responsabile comunale delle Politiche sociali, ritiene che nello sgombero di viale Pretoriano sia mancato «un coordinamento preventivo».Assessora Funari, lei era informata?«No, la verità è che l’ho scoperto dai giornali... (Corriere Roma)
Prosegue lo scontro fra associazioni sul territorio, e anche centri sociali, e le politiche del Campidoglio che negli ultimi giorni hanno portato a sgomberi che hanno scatenato polemiche anche fra Pd romano e nazionale. (Corriere Roma)
Tuttavia, una buona notizia arriva dal II municipio: dieci persone, giovani di origini africane, sono state temporaneamente ospitate in un immobile di proprietà municipale. (AbitareaRoma)
Il varco nelle transenne e messaggio chiaro lasciato al Campidoglio: “le porte dell’umanità sono chiuse a ogni speculazione”. A viale Pretoriano arriva il sabotaggio contro le cancellate anti clochard nell’area che fino a pochi giorni fa ospitava la tendopoli dei migranti. (Repubblica Roma)
Una bomba ad orologeria anche in termini di sicurezza. Roma sta esplodendo, tra cantieri aperti (e riaperti per rifare lavori appena conclusi), pulizia inesistente delle strade, vere cloache agli angoli di palazzi storici e nei quartieri residenziali, gruppi di senza tetto che vivono accampati per strada e nei sottopassaggi, nei giardini pubblici, nelle stazioni ferroviarie e metro. (Italia Oggi)