Scotte, sabato professionisti a confronto per le malattie neuromuscolari
L’ottava giornata di approfondimento e divulgazione per le malattie neuromuscolari si terrà sabato 22 marzo, e la manifestazione si svolgerà contemporaneamente in 19 città italiane, centri di riferimento per lo studio delle malattie neuromuscolari. Tra queste città è protagonista anche Siena, con l’Azienda ospedaliero universitaria Senese, che ospiterà una giornata di confronto tra professionisti nell’aula 6 del centro didattico. (Siena News)
Ne parlano anche altri giornali
Aggiornare sullo stato dell'arte della lotta alle malattie neuromuscolari, dalla prevenzione alla diagnosi, fino alla terapia e alla presa in carico del paziente. Con questo obiettivo domani, sabato 22 marzo, al Policlinico universitario A. (Tiscali Notizie)
L’ottava Giornata di approfondimento per le malattie neuromuscolari si terrà sabato 22 marzo. L'appuntamento è all'aula "Galilei" dell'Itab, presso il campus universitario. (ChietiToday)
Offrire un aggiornamento sullo stato dell’arte a livello nazionale, regionale e territoriale sulla diagnosi, la terapia e la presa in carico delle persone con malattie neuromuscolari: è lo scopo dell’ottava Giornata per le Malattie Neuromuscolari, evento rivolto ai pazienti e alle loro famiglie, che il 22 marzo si articolerà su 19 incontri in contemporanea in altrettante città italiane, coinvolgendo 40 Centri di Ricerca e 30 Associazioni (Città di Torino)
Si stima che ne soffrano circa 4 milioni di italiani.In nove casi su dieci si tratta di malattie rare, più difficili da diagnosticare. (Corriere della Sera)
Si celebra oggi 22 marzo l’ottava edizione della giornata delle malattie neuromuscolari, insieme eterogeneo di patologie, per oltre il 90% rare, caratterizzate da un decorso progressivo e spesso degenerativo, che può variare notevolmente nel tempo, arrivando spesso a causare disabilità grave. (Vita)
Una giornata divisa in due momenti: la parte scientifica e quella sugli aspetti organizzativi per la cura e le terapie. In Sardegna oltre tremila pazienti. (L'Unione Sarda.it)