Rigopiano ultimo atto: c'è il processo in Cassazione
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PESCARA. Da oggi i giudici romani della Corte di Cassazione potrebbero scrivere la parola fine su una delle tragedie che più ha colpito al cuore la nostra regione: il disastro dell'hotel... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Alla vigilia della sentenza della Corte di Cassazione sulla vicenda giudiziaria della catastrofe di Rigopiano, con l'udienza iniziata oggi,... E tu?'. (Virgilio)
Gli ermellini sono chiamati a decidere sui vari ricorsi presentati a seguito della sentenza dello scorso febbraio in Corte d'Appello a L'Aquila quando, a conferma delle condanne in primo grado per il sindaco di Farindola (Pescara) Ilario Lacchetta, per i dirigenti della Provincia di Pescara Paolo D'Incecco e Mauro Di Blasio e, per abuso edilizio, il gestore dell'hotel, Bruno Di Tommaso, e il tecnico Giuseppe Gatto, si sono aggiunte le condanne a un anno e 8 mesi per l'allora prefetto di Pescara Francesco Provolo, per omissione di atti d'ufficio e falso e per la mancata attivazione del Centro Coordinamento Soccorsi, e il suo vice Leonardo Bianco per il solo reato di falso. (Il Piccolo)
Capisco che in Italia la giustizia non funziona cosi' come dovrebbe pero' ci hanno un po' maltrattati a noi". (Tiscali Notizie)
Leggi tutta la notizia Si è aperto oggi, mercoledì 27 novembre, il capitolo della Corte di Cassazione per la tragedia dell'hotel Rigopiano, travolto da una valanga il 18 gennaio 2017. (Virgilio)
“Io quella nevicata non l’ho dimenticata. E tu?”. Alla vigilia dell’ultimo atto sulla tormentata vicenda giudiziaria della catastrofe di Rigopiano, con l’udienza iniziata oggi, mercoledì 27 novembre 2024 in Cassazione e la sentenza finale attesa per domani o venerdì, Giampaolo Matrone, il pasticciere di Monterotondo (Roma), oggi quarant’anni, superstite “simbolo” del più grave disastro sulle nevi mai accaduto in Italia, ha voluto “omaggiare” con un dono speciale, con la sua consueta ironia mista di dolore, uno degli imputati del processo a sua volta più “significativi”, Francesco Provolo, prefetto di Pescara all’epoca dei fatti: il funzionario è stato condannato in secondo grado dalla Corte d’Appello dell’Aquila a due anni e otto mesi, con la sospensione condizionale della pena, ma non propriamente per i ritardi dei soccorsi bensì per falso ideologico e rifiuto d’atti d’ufficio. (Il Capoluogo)
Leggi tutta la notizia È il giorno della Corte di Cassazione per la tragedia dell'hotel Rigopiano, distrutto da una valanga il 18 gennaio 2017. (Virgilio)