“Io, licenziata in tronco perché protesto contro Vucic”. E il leader fa il mea culpa

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La Stampa ESTERI

BELGRADO. Hanno provato di tutto per rendere violenta la manifestazione organizzata dagli studenti serbi. Oltre mezzo milione di persone hanno reso sabato il centro di Belgrado una protesta corale, diffusa, contro il presidente della Repubblica Aleksandar Vucic. È stato facile per i provocatori mescolarsi alla folla e agire. C’è stato chi ha lanciato lattine di birra e bottiglie contro gli agenti… (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Le proteste, iniziate nel novembre 2024 dopo il tragico crollo della stazione ferroviaria di Novi Sad, che ha causato la morte di 15 persone, hanno messo in evidenza un malessere profondo e diffuso. Questo movimento non nasce soltanto da un singolo evento, ma da un sistema che da anni nega ai giovani opportunità, soffoca la democrazia e trasforma il Paese in un luogo dove l’inefficienza istituzionale prevale sul diritto e sulla giustizia. (GiornaleSM)

Nelle immagini si vede la folla che fugge rapidamente:Torcia dei telefonini accesa, era in corso un omaggio silenzioso di 15 minuti, uno per ognuna delle 15 vittime provocate dal crollo parziale del tetto della stazione ferroviaria di Novi Sad a novembre, il tragico incidente da cui sono partite le rivolte studentesche. (Tiscali Notizie)

I manifestanti erano in maggior parte membri della numerosa comunità serba di Trieste e di quella più piccola di Capodistria (Slovenia). Si sono alternati interventi al microfono a favore della protesta studentesca, ricordando che ieri sono scese in piazza oltre centomila persone a Belgrado (Tiscali Notizie)