Onu, Meloni: sì riforma ma no nazioni di serie A e serie B

New York, 23 set. – La riforma dell’Onu sarà “efficace se con regole giuste e condivise: qualsiasi revisione della governance dell’Onu, e in particolare del Consiglio di sicurezza, non può prescindere dai principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. Ha senso se è per tutti e non solo per alcuni. Non ci interessa creare nuove gerarchie e non crediamo che debbano esserci nazioni di Serie A e Serie B”. (Agenzia askanews)

Se ne è parlato anche su altre testate

Durante il Vertice del futuro, nell'ambito dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, la premier Giorgia Meloni ha lanciato un appello forte e chiaro per una riforma del Consiglio di Sicurezza che abbracci i principi di uguaglianza, democraticità e rappresentatività. (La Stampa)

“Nessuno Stato può efficacemente governare da solo le sfide di questo tempo, per questo l’Italia – ha detto la presidente del Consiglio – è una convinta sostenitrice del multilateralismo e della sua istituzione più rappresentativa che sono le Nazioni Unite, il luogo dove ogni voce viene ascoltata, dove siamo chiamati a imparare a capirci e rispettarci. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

L'imprenditore Bill Gates esce dall’hotel dove alloggia anche Giorgia Meloni, a New York per l'Assemblea Onu. Bill Gates è salito su un suv bianco. (Corriere TV)

La presidente del Consiglio interviene al Palazzo delle Nazioni per ribadire la necessità di una revisione della governance dell'Organizzazione davanti a uno scenario in cui "la sicurezza internazionale è sempre più precaria" (il Giornale)

Le crisi internazionali spesso portano con sè "grandi opportunità: ci costringono a metterci in discussione e a prendere una posizione, senza lasciare spazio all'esitazione". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando al Vertice per il futuro organizzato nel quadro della settimana di alto livello dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York (L'Unione Sarda.it)

Per questo noi siamo convinti che qualsiasi revisione della governance delle Nazioni Unite, particolarmente per quello che riguarda il Consiglio di Sicurezza, non possa prescindere dai principi di eguaglianza, democraticità, rappresentatività». (Il Sole 24 ORE)