La giudice anti-protocollo è il capo delle toghe rosse

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Migranti

Una sentenza annunciata, emessa da un giudice che aveva già nelle settimane scorse pubblicamente bollato il piano di Giorgia Meloni come «un accordo giuridicamente irrealizzabile» basato su «una forte limitazione del diritto di difesa», messa in atto da un governo affetto da «schizofrenia» in materia di giustizia. Non serviva, insomma, la sfera di cristallo per prevedere come sarebbe andata a finire la faccenda, quando il trasferimento dei migranti all'hotspot in Albania è arrivato sul tavolo del giudice Silvia Albano. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Il provvedimento era stato disposto per i dodici stranieri dalla questura di Roma il 17 ottobre scorso, i quali fanno parte dei 16 migranti (dieci provenienti dal Bangladesh e 6 dall’Egitto) trasportati in Albania dalla nave Libra della Marina militare italiana. (Il Sole 24 ORE)

Meloni: "Penso che non spetti alla magistratura deciderlo ma al governo". Per i giudici, i due Paesi da cui provengono, Bangladesh ed Egitto, non sono sicuri. (Sky Tg24 )

La prima, la più probabile: essere condotti in un centro di accoglienza, forse a Bari, porto di sbarco in Italia, in attesa che vengano sbrigate le pratiche relative al ricorso contro il parere negativo espresso dalla Commissione territoriale del ministero dell’Interno alla loro richiesta di asilo; la seconda, la meno probabile: essere accompagnati al Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr), con il rischio che vengano avviate nei loro confronti le procedure di espulsione a meno di una sospensiva da parte del giudice; la terza, quella indicata dal Tribunale di Roma: liberi sul territorio nazionale, senza poter uscire dall’Italia, con un documento di soggiorno provvisorio (durata sei mesi) da richiedente protezione internazionale sulla base del fotosegnalamento al quale sono stati già sottoposti. (Corriere Roma)

Masera sullo stop dei giudici al modello Albania: “Sentenze Ue vincolanti, il governo lo sa ma prova a forzare”

La motovedetta della Guardia costiera con a bordo i dodici migranti del centro italiano di permanenza per il rimpatrio è ripartita dall’Albania ed è in viaggio per Bari. La destinazione è il Centro di accoglienza per richiedenti asilo del capoluogo pugliese. (Il Sole 24 ORE)

Correva il febbraio del 2024 quando in Parlamento approdava la "ratifica ed esecuzione del Protocollo tra il Governo della Repubblica italiana e il Consiglio dei ministri della Repubblica di Albania per il rafforzamento della collaborazione in materia migratoria, fatto a Roma il 6 novembre 2023", non senza polemiche della (Secolo d'Italia)

“I giudici rispettino il potere esecutivo”, grida Tajani. Quelli di Roma lo hanno ignorato? «È esattamente l’opposto. È il governo che deve rispettare le decisioni dei giudici.… (la Repubblica)