Donna uccisa in Calabria: il caso approda sulla scrivania di Gratteri

StrettoWeb Ascolta l'articolo Attualmente le indagini sull’assassinio di Antonella Lopardo sono dirette dalla Procura della Repubblica di Castrovillari. A breve, però, il fascicolo dell’inchiesta dovrebbe passare alla Dda di Catanzaro, diretta da Nicola Gratteri. Non vi sono infatti molti sulla matrice ‘ndranghetista dell’omicidio. L’uccisione della donna sarebbe infatti maturata in un contesto mafioso. (StrettoWeb)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Ancora un fatto di sangue macchia la Sibartitide e il Pollino. Ancora la ‘ndrangheta apre il fuoco spaventando ulteriormente la società civile dopo tre omicidi nel giro di un anno”. Omicidio Lopardo di Sibari: Laghi, “comportamenti da Far West, contrastati con massima fermezza” (Iacchite)

Chi voleva morto Salvatore Maritato? E perché? Due domande che soffiano nel vento della Sibaritide, sempre più burrascoso, sempre più insanguinato. Per il momento, senza risposta. Pochi dubbi, però, sul fatto che fosse lui il bersaglio dei killer entrati in azione ieri sera a Cassano allo Ionio (Cs). (LaC news24)

A cura di Antonio Palma Bussano e lei si affaccia, Antonella Lopardo uccisa a colpi di Kalashnikov: non era lei l’obiettivo La dinamica del brutale assassinio ricostruita dai carabinieri di Cosenza che stanno indagando sui fatti coordinati sia dalla Procura di Castrovillari sia dalla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro (Fanpage.it)

Non ha aperto la porta di casa, che tra l'altro era blindata, ma le hanno sparato attraverso una finestra. È stata uccisa così ieri sera a Sibari, in contrada Ciccotonno, Antonella Lopardo, moglie di un presunto esponente della cosca Forastefano della 'ndrangheta e reale obiettivo dell'agguato. (Il Crotonese)

Sparati contro un’ombra comparsa dietro la finestra. Trentotto colpi. (Gazzetta del Sud - Edizione Cosenza)

Sono stanzialmente due i gruppi criminali che operano nell’area compresa tra la Sibaritide e il Pollino, con l’aggiunta della neonata città di Corigliano-Rossano, il locale degli zingari, che detiene il monopolio del traffico di droga, e la ’ndrangheta autoctona tra cui spicca il clan Forastefano. (Iacchite)