Manovra, contro la nuova web tax “estesa” c’è la rivolta compatta del settore editoriale

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

La rivolta unanime del mondo dell’editoria contro la nuova web tax del governo Meloni ha pochi precedenti. La web tax oggi dev’essere versata dalle grandi aziende tecnologiche e dalle piattaforme digitali italiane e straniere, come Facebook, Google o Airbnb. La percentuale di tassazione del 3% va pagata sui ricavi delle attività digitali. Finora dovevano pagarla … (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Roma, 25 Ottobre 2024 «La decisione del Mef» di istituire una web tax «ha un suo fondamento dal punto di vista finanziario ma io personalmente avrei fatto qualche ragionamento in più e credo che il ministro Giorgetti stia valutando una sorta di progressione di tassazione». (Agenparl)

ANSO contro la web tax: “La norma sull’imposta sui servizi digitali è sbagliata”. (Il Capoluogo)

"Una Digital services tax più pesante – fa notare Paolo Barberis, cofondatore di Dada e papà di Nana Bianca, incubatore di startup – finirà per essere scaricata sulle tasche dei consumatori". "E io pago", come diceva Totò in 47 morto che parla. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Enrico Terrinoni, fiuggino di origine, è tra i destinatari del prestigioso Presidential Distinguished Service Award 2024, onorificenza internazionale conferita dal Presidente della Repubblica irlandese per eminenti meriti in campo culturale, e in particolare per il contributo alla diffusione del patrimonio letterario irlandese all’estero. (Frosinone News)

Da una parte c’è quella dell’informazione dei giornali che vede inaspettatamente estendere e applicare anche a loro una web tax sui servizi digitali legati alla pubblicità targetizzata, dall’altra c’è il comparto librario stupito non da qualche provvedimento ma dall’assenza di qualsiasi provvedimento per il rilancio del settore in un paese con l’indice di lettura tra i più bassi d’Europa. (Italia Oggi)

"Si rischia di pregiudicare le startup e lo sviluppo del settore – spiega il presidente di Cna Digitale, Nicola Ciulli –. Preoccupazione da parte della Cna per la proposta governativa di estendere la "web tax" a tutte le imprese italiane che operano nel settore digitale, senza più limiti di fatturato. (il Resto del Carlino)